I bomber costano e si fanno anche pagare. Lo sa bene Aurelio De Laurentiis che con gli attaccanti ha sempre dovuto rivedere i contratti. In principio fu Ezequiel Lavezzi. Poi ci fu Edinson Cavani. Il Matador, nell’ultimo anno in azzurro, fu pagato a peso d’oro dal numero uno partenopeo. Per trattenerlo ancora una stagione e conquistare l’accesso in Champions, il produttore cinematografico gli offrì un assegno di 5,5 milioni di euro. Come si legge sul “Roma”, un esborso non da poco per una società che aveva posto dei limiti era davvero tanto. L’uruguaiano, però, regalò la qualificazione nell’Europa che conta a suon di reti. Praticamente così come sta facendo Higuaìn. Solo che l’accordo con il Matador era stato fatto prima che cominciasse il campionato.

A patto che sarebbe arrivato un club con i soldi della clausola rescissoria. Si presentò il Paris Saint Germain con 64 milioni di euro. I francesi avevano già sborsato trenta per potersi assicurare le prestazioni di Lavezzi. Il procuratore del Pocho, Alejandro Mazzoni, un giorno sì e l’altro pure bussava alla porta di De Laurentiis per chiedergli degli aumenti. Una sorta di braccio di ferro e nei primi anni addirittura si minacciava il non rientro in Italia dopo le vacanze estive. Prima di trasferirsi a Parigi l’attaccante argentino riuscì a guadagnare intorno ai 3,5 milioni di euro. Un bel bottino per il sudamericano che attualmente gioca in Cina dopo l’esperienza in Francia. È stato sempre un giocatore a caccia dei contratti impossibili. Oggi in Oriente viene vestito d’oro solo che gli manca il calcio europeo e non a caso prima di partire sembrava sul punto di vestire la maglia dell’Inter.