Napoli-Higuain: come cambiano le cose in un anno
Un anno fa andò via di buon mattino. Gonzalo Higuaìn salì in aereo con Andujar e Britos. Qualcuno lo accusò di essere troppo sorridente. Perché la sera prima il Napoli era stato umiliato in casa dalla Lazio, perdendo il terzo posto e scivolando al quinto. L’attaccante azzurro fallì il rigore del possibile 3-2, dando il via alla rimonta degli ospiti che dal 2-2 portarono il risultato sul 4-2. Rabbia dei tifosi, con qualche facinoroso che assaltò il taxi che il Pipita prese per tornare a casa.
Sembra passata un'eternità da allora. Eppure qualcuno chiedeva la cessione del numero 9 azzurro (“Non è un campione”). L’estate nera di Higuain proseguì con una disastrosa Coppa America, dove il Pipita sbagliò un altro rigore nella lotteria della finale che diede poi la vittoria al Cile. Oggi, un anno dopo, sembra davvero un altro film. Higuaìn ha portato il Napoli al secondo posto in classifica. Champions diretta e soprattutto un incredibile record di 36 gol in campionato, come nessuno mai nella storia del calcio italiano.
Oggi Higuain è un eroe, e di fronte ha un’altra Coppa America con la sua Argentina per poter completare il riscatto anche con la sua nazionale. È già questo l’obiettivo del Pipita, che è pronto a partire per l’Argentina dove prima trascorrerà qualche giorno di vacanza a casa, poi dove si aggregherà alla Nazionale guidata da Tata Martino alla ricerca del riscatto dopo la finale persa dalla sua Argentina lo scorso luglio.