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Napoli, Hamsik merita la panchina
Una sconfitta che mantiene aperta più che mai la corsa per lo scudetto e che a livello psicologico potrebbe ribaltare le gerarchie del campionato. E' un ko che deve far riflettere quello del Napoli, che in una serata ha denunciato tutti i limiti di una rosa non sufficientente profonda (o non sufficientemente sfruttata da Sarri) e di una squadra incapace di mutare il proprio piano tattico a seconda dell'avversario. Non è un caso che le uniche due partite nelle quali il Napoli non ha trovato la via del gol siano state quelle contro Inter e Juve, due formazioni che dell'organizzazione tattica fanno il proprio punto di forza. Ridurre però le recenti difficoltà offensive degli azzurri a un rendimento in calando di un terzetto d'attacco fisicamente in affanno sarebbe limitativo.
HAMSIK NON GIRA - Con un Jorginho "schermato" perfettamente dal duo Higuain-Dybala e un Allan per una volta meno intenso sotto il profilo agonistico, ad essere venuto meno per l'ennesima volta da inizio stagione è Marek Hamsik. Sempre titolare ma utilizzato per 90 minuti soltanto per la quarta volta in campionato, la versione attuale del capitano del Napoli è probabilmente quella più dimessa mai vista da 10 anni a questa parte (un solo gol e un assist in stagione). Anche contro la Juventus il centrocampista slovacco si è reso protagonista di una partita priva di accelerazioni e ricca degli errori più elementari in fase di appoggio. I 108 palloni giocati hanno fruttato la miseria di due occasioni create e una sola conclusione nello specchio di porta; un solo contrasto vinto e 3 palle recuperate completano il magro bilancio di un giocatore che ha bisogno di riposare per ritrovare la migliore condizioni. Le alternative ci sono e ultimamente hanno reso di più, per esempio Zielinski, basta prenderne atto.
HAMSIK NON GIRA - Con un Jorginho "schermato" perfettamente dal duo Higuain-Dybala e un Allan per una volta meno intenso sotto il profilo agonistico, ad essere venuto meno per l'ennesima volta da inizio stagione è Marek Hamsik. Sempre titolare ma utilizzato per 90 minuti soltanto per la quarta volta in campionato, la versione attuale del capitano del Napoli è probabilmente quella più dimessa mai vista da 10 anni a questa parte (un solo gol e un assist in stagione). Anche contro la Juventus il centrocampista slovacco si è reso protagonista di una partita priva di accelerazioni e ricca degli errori più elementari in fase di appoggio. I 108 palloni giocati hanno fruttato la miseria di due occasioni create e una sola conclusione nello specchio di porta; un solo contrasto vinto e 3 palle recuperate completano il magro bilancio di un giocatore che ha bisogno di riposare per ritrovare la migliore condizioni. Le alternative ci sono e ultimamente hanno reso di più, per esempio Zielinski, basta prenderne atto.