Napoli, Grassi: 'Hamsik idolo, pronto quando chiama Sarri'
Intervistato dal Corriere dello Sport, il centrocampista del Napoli Alberto Grassi ha parlato dei suoi idoli giovanili e dei suoi primi mesi in azzurro: "Il giorno in cui Hamsik ha segnato il suo primo gol in Italia, con la maglia del Brescia al Milan io ero allo stadio. Gliel'ho raccontato qualche giorno fa, mi sono preso il tempo giusto per entrarci in confidenza. Lui ha sorriso, con stupore. Non solo gran giocatore, ma gran bella persona. Mi ispiravo a lui, pensavo di voler diventare come Hamsik. Il mio giocatore preferito è sempre stato Marek".
Sull'impatto con Napoli: "Mi ha detto tutto Reja, con il quale c’è un legame fortissimo. Mi ha lanciato nel calcio con coraggio, ha puntato su di me, ha avuto parole di incoraggiamento, mi ha suggerito le cose giuste. Mi ha spiegato dove andavo, come comportarmi, come affrontare questa realtà diversa. Qui è dura, sono tutti fenomeni, non giocatori normali. Io aspetto che venga il momento, che Sarri abbia bisogno d’un ragazzo che corra, che dia il proprio contributo, e mi farò trovare pronto. Ma so bene che esiste una squadra che ha meccanismi collaudati, che fa risultato ed ha valori elevatissimi. Io sto imparando, li guardo, li studio. Ho avuto una grande fortuna che mi ha portato così giovane in un club del genere, a lottare con le prime, e mi sono ritrovato in clinica per l’intervento al menisco".
Sull'impatto con Napoli: "Mi ha detto tutto Reja, con il quale c’è un legame fortissimo. Mi ha lanciato nel calcio con coraggio, ha puntato su di me, ha avuto parole di incoraggiamento, mi ha suggerito le cose giuste. Mi ha spiegato dove andavo, come comportarmi, come affrontare questa realtà diversa. Qui è dura, sono tutti fenomeni, non giocatori normali. Io aspetto che venga il momento, che Sarri abbia bisogno d’un ragazzo che corra, che dia il proprio contributo, e mi farò trovare pronto. Ma so bene che esiste una squadra che ha meccanismi collaudati, che fa risultato ed ha valori elevatissimi. Io sto imparando, li guardo, li studio. Ho avuto una grande fortuna che mi ha portato così giovane in un club del genere, a lottare con le prime, e mi sono ritrovato in clinica per l’intervento al menisco".