Faouzi Ghoulam è guarito e può riprendere a lavorare con i compagni. come racconta il Corriere dello Sport dopo appena 73 giorni: «Non rientrerà in gruppo prima di tre mesi», comunicò il Napoli poche ore dopo l’intervento al legamento crociato anteriore del ginocchio destro lesionato con il City, e invece lui ha bruciato lo spazio e il tempo. Confermando di essere un atleta straordinario e un professionista unico: nel corso delle vacanze s’è allenato da solo in altura, in Sudafrica, e ha già chiesto a Sarri di essere convocato per la partita di domenica con l’Atalanta. La storia di Ghoulam è da raccontare. Innanzitutto perché s’è infortunato 39 giorni dopo Milik ed è guarito contemporaneamente. Del resto, i suoi geni sono quelli del mezzofondista: eredità di suo fratello maggiore Nabil, ex atleta professionista nonché suo preparatore personale. Il castello, però, l’ha costruito tutto Faouzi, atleta formidabile e complessivamente tra i primi tre del Napoli. I suoi test fisici hanno sempre confermato una potenza e una capacità di resistenza fuori del comune, ma il grave infortunio ha fatto emergere anche l’aspetto umano. Tenacia, serenità e gestione della sofferenza sono state definite sbalorditive, da quelli che lo hanno seguito quotidianamente nel percorso riabilitativo. Un lavoro basato sulle terapie, il nuoto, l’aerobica e il campo. E non solo: perché a casa, Ghoulam, insisteva con gli esercizi insieme con Nabil (in totale accordo con lo staff medico). Anche le vacanze post Befana, per lui, sono state una buona occasione per accelerare il recupero: le ha trascorse in Sudafrica, a lavorare in altura. [...] Non resta che tornare a lavorare con i compagni: oggi o al massimo domani, dipende dai voli, perché dopo la visita Ghoulam è partito da Roma per Algeri, dove in serata ha ritirato il Pallone d’Oro algerino, vinto precedendo Mahrez e Brahimi.