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Napoli, Gattuso: 'Sono stato male, ma passerà anche questa. La vita è bella, va affrontata senza paura' VIDEO
Il Napoli pareggia in rimonta nel finale con il Torino, il tecnico degli azzurri Rino Gattuso commenta a Sky Sport al termine dell'incontro: "Siamo arrivati scarichi, stanchi, con tanti giocatori assenti. Anche Lozano ha fatto un miracolo per entrare. Ce lo teniamo stretto questo punto. Bisogna capire in che condizioni arrivavamo a questa sfida, gli ultimi dieci giorni non abbiamo gestito bene perché mancano giocatori importanti. Quando per quattro mesi si gioca ogni tre giorni ci sta, ci teniamo stretto il pareggio e andiamo avanti".
RICORSO E MALATTIA - "Il ricorso non aveva dato energie positive? Non bastano solo le parole, bisogna avere gambe, muscoli e testa pronti. E in questo momento non ci siamo. Anche io da 10-12 giorni non sono me stesso. Voglio fare un appello a tutti i ragazzini che hanno paura che hanno un qualcosa di strano e non si vedono belli allo specchio: la vita è bella e bisogna affrontarla senza paura, non bisogna nascondersi. Questo penso che i ragazzi in questi 10-12 giorni l'hanno sofferto. Ma sono vivo. Ho sentito in giro che sono morto, che avevo pochi mesi di vita. Invece no, tranquilli che non muoio. Io ho una malattia immune, si chiama miastenia, da dieci anni. Questa è la terza volta che mi prendo e a questo giro mi ha preso forte. Ora non sono bello da vedere, ma tranquilli che passerà anche questo".
OSIMHEN - "Se ci manca? Non è solo lui. E' un giocatore importante, ha caratteristiche che fanno la differenza. Ma in questo momento non ci siamo. Oggi non abbiamo sofferto tanto, ma abbiamo fatto poco per impensierire il Torino. Non siamo brillanti, abbiamo pagato i piccoli acciacchi. Ci è dispiaciuto anche di Lozano, che è stato uno dei pochi che s'è salvato la scorsa volta. Ci ha dato una mano anche oggi. Bisogna ritrovare i giocatori di qualità per darci una mano".
GRUPPO - "I ragazzi mi sono stati tanto vicino. Negli ultimi 2-3 giorni sto un po' meglio, ma ho fatto 5-6 giorni con tanta fatica, anche se lo nascondevo. Vedevo doppio 24 ore al giorno e c'era tanta stanchezza. Solo un pazzo come me poteva stare in piedi. I ragazzi mi sono stati vicini, ma a me non piace farmi vedere in questo modo. Io voglio essere sempre cazzuto, sempre sul pezzo. Ma questi momenti vanno accettati, bisogna andare avanti e continuare la propria vita".