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    Napoli, ultimatum a Garcia: con l'Empoli si gioca il futuro in panchina

    Napoli, ultimatum a Garcia: con l'Empoli si gioca il futuro in panchina

    • Fausto Vassoney
    Il cambio di allenatore, con il passaggio da Luciano Spalletti a Rudi Garcia, ha restituito un Napoli che in molti aspetti - sia per le differenze di gioco con l'ideologia spallettiana, sia per un'evidente calo di risultati - si distingue da quello che ha dominato in lungo e in largo lo scorso campionato, offrendo spettacolo anche in Europa. Gli ultimi risultati, a partire dalla sfida persa con la Fiorentina fino ad arrivare all'amaro pareggio del Maradona contro l'Union Berlino, fanno propendere la piazza e la dirigenza verso un giudizio carico di dubbi legati al destino dell'allenatore francese. Contro l'Empoli domani alle 12.30 sarà un test da dentro o fuori per il tecnico ex Roma, chiamato a dare risposte forti.

    TIMORI CASALINGHI - I risultati poco soddisfacenti degli azzurri di Garcia sono in buona parte legati a un rendimento casalingo al di sotto delle aspettative. Invece di rivelarsi una fortezza, lo stadio Diego Armando Maradona sta diventando un ostacolo da oltrepassare. Una sola la vittoria raccolta nelle ultime 5 gare in casa e ben 3 sconfitte sul totale dei 7 incontri disputati nella cornice napoletana. Prima la Lazio, capace di strappare un 1-2 davanti ai tifosi partenopei, poi il k.o. con il Real Madrid e l'inciampo con la Fiorentina. Se a questi si aggiungono i due pareggi contro Milan e Union Berlino (il primo in rimonta, il secondo facendosi rimontare), il quadro è allarmante. Inutile dire che contro l'Empoli, che sarà ospite proprio a Napoli, vincere sarà un obbligo.

    VINCERE, VINCERE, VINCERE - La sfida con l'Empoli non rappresenta solo l'ennesima sfida per rialzarsi e rimettere in chiaro le cose, ma - visto il momento negativo dell'avversario - è un match che difficilmente non avrà ripercussioni in caso di mancata vittoria. L'Empoli è infatti reduce da un inizio di campionato a dir poco sotto tono, con soli 7 punti conquistati in 11 partite, la seconda peggior difesa del campionato (21 gol subiti, ha fatto peggio solo il Cagliari con 22) e un eloquente penultimo posto in classifica. Pensando a Fiorentina-Empoli, sfida vinta dagli uomini di Andreazzoli, l'insidia per il Napoli è dietro l'angolo. Anche perché Andreazzoli da tecnico ha già vinto 4 volte contro il Napoli, l'ultima delle quali è quella clamorosa rimonta (da 0-2 a 3-2 in 10 minuti) che segnò l'abbandono delle speranze di scudetto nella stagione 2021-22. Un'insidia che Garcia vuole scacciare con una prestazione convincente.

    DENTRO O FUORI - A Napoli-Empoli seguirà l'ultima sosta Nazionali dell'anno. Uno stop che a seconda di come andrà il testa a testa con i toscani, risulterà cruciale per la posizione di Rudi Garcia. In primis perché un ennesimo risultato negativo spingerebbe Aurelio De Laurentiis a considerare seriamente il cambio di allenatore, considerato anche che la pausa permetterebbe all'eventuale nuovo tecnico di avere qualche giorno per conoscere la squadra e consolidare i propri dettami tattici. In secondo luogo, perché dopo la sosta il Napoli è atteso da un filotto di gare assai complicate: prima l'Atalanta (13 giorni dopo la sfida con l'Empoli), poi il Real Madrid al Bernabeu, ma non solo. Seguiranno il match con l'Inter e la trasferta in casa della Juventus, in un periodo che potrebbe risultare decisivo per il cammino in campionato. Senza dimenticare che dopo la Juve arriverà lo Sporting Braga, per uno scontro diretto che sa di matchpoint anche nel girone di Champions League. La certezza è che molto, se non tutto, passerà da Napoli-Empoli. Sfida da dentro o fuori per Garcia.

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