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    Dall'ipotesi addio alla rinascita: la cura Spalletti funziona, ora Fabian Ruiz si è preso il Napoli

    Dall'ipotesi addio alla rinascita: la cura Spalletti funziona, ora Fabian Ruiz si è preso il Napoli

    • Giovanni Annunziata
    "Altra vittoria, altri tre punti! Godiamoci il momento, ma subito testa al prossimo match", parla così Fabián Ruiz al termine di un altro successo netto in trasferta. Dopo lo 0-4 di Udine per il Napoli è arrivato lo stesso risultato in casa della Sampdoria, con il gol di Zielinski che già all'ora di gioco ha chiuso la gara. Il messaggio di Fabián Ruiz è chiaro: c'è una squadra consapevole di vivere un momento magico ma deve essere focalizzata su ogni impegno, senza tralasciare assolutamente niente. Lo spagnolo è tra i protagonisti di questo avvio di stagione, mai veri errori, mai partite deludenti fino ad oggi.

    LA RINASCITA - Fabián Ruiz sta iniziando a prendersi le sue rivincite. Da quando è arrivato a Napoli non è riuscito quasi mai a brillare o almeno ad avere continuità. È stato definito più volte un giocatore poco utile alla causa e c'era qualcuno che addirittura sperava potesse andar via nell'ultima finestra di mercato. Lo scorso Europeo certamente non ha aiutato lo spagnolo a fare quel passo in avanti affinché i top club si fiondassero su di lui. Forse è stata una fortuna per il Napoli che non si è dovuto trovare di fronte ad una scelta difficile, un'offerta irrinunciabile, e oggi Spalletti può contare su una risorsa molto importante. 

    NUOVO RUOLO - In campo la sua presenza si nota eccome, specialmente nel nuovo ruolo di playmaker che gli ha ritagliato Spalletti. Un po' per necessità, vista l'assenza sia di Demme che di Lobotka, oggi è il regista di questo Napoli. La macchina azzurra funziona perfettamente e il cuore delle manovre partenopee è proprio l'ex Betis che ha trovato un compagno di reparto eccezionale, il neoacquisto Anguissa che ha saputo sorprendere chiunque con prestazioni di altissimo livello. Con lui di fianco è un'altra storia, Fabián Ruiz riesce ad essere molto più libero di giocare. Nonostante la posizione in campo lo veda più arretrato, quasi a lavorare da schermo davanti la difesa e non da solito incursore come mezzala, riesce a farsi trovare con maggior frequenza al limite dell'area avversaria senza lasciar scoperta la propria zona. Da vedere come sarà ridisegnata la strategia con il ritorno degli infortunati, ma ad oggi il centrocampo con Fabián Ruiz vertice basso, Anguissa praticamente tuttocampista e Zielinski a giocare di raccordo tra mediana e attacco funziona molto bene.
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    NUMERI A CONFRONTO - La partenza di Fabián Ruiz è stata importante non solo sotto il profilo delle prestazioni, del rendimento in campo, ma anche nei numeri sembra avere una marcia in più e potenzialmente questa potrebbe diventare la miglior annata della sua carriera. La stagione realizzativa più importante in maglia azzurra è la prima, quella 2018/19 quando in panchina c'era Ancelotti, e lì ha collezionato 7 gol e 3 assist. L'avvio non è stato come quello attuale perché dopo sei giornate (tra campionato e Champions) aveva preso parte solo alla gara europea contro la Stella Rossa. L'anno successivo (2019/20) non c'è stata una grossa evoluzione: per lui una partenza timida con 1 solo gol all'attivo nei primi sei impegni e ha chiuso con 4 gol e 6 assist in totale. La passata stagione (2020/21) ha avuto diversi problemi di rendimento, venendo comunque fuori nei mesi finali mettendo a segno 2 dei 4 gol totali. Un solo assist e zero reti realizzate, invece, in avvio. Al netto di queste statistiche si può fare un paragone che fa ben sperare il giocatore e i tifosi napoletani: finora in sei presenze ha già trovato 2 gol e 2 assist. C'è una stagione intera da affrontare ma Fabián Ruiz è pronto per diventare tra i protagonisti di un Napoli ambizioso, che vuole puntare in alto e che oggi guarda le altre squadre dalla vetta della classifica.

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