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    Dove sono finiti i critici di Kvaratskhelia? Juve, storia di precontratti e figuracce

    Dove sono finiti i critici di Kvaratskhelia? Juve, storia di precontratti e figuracce

    • Giovanni Annunziata
    Una serata indimenticabile per i tifosi del Napoli. Annichilita la Juventus e messa a 10 punti di distanza, ora il sogno scudetto può continuare ad occhi aperti più che mai. Al Maradona gli azzurri sono stati a dir poco stellari, un 5-1 che scrive la storia: è infatti la vittoria più larga di sempre del Napoli in Serie A contro la Juve. Sotto il segno di due calciatori in particolare, Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia. Doppietta per il centravanti nigeriano che si conferma capocannoniere salendo a quota 12 gol in campionato.

    È TORNATO KVARA - Un avvio di 2023 non indimenticabile per Kvaratskhelia che era apparso sottotono contro Inter e Samp. Questa però era la partita per tornare al meglio, per dimostrare di nuovo tutta la sua classe. Ha risposto presente, facendo impazzire Danilo su quella fascia e andando a segnare il gol del momentaneo 2-0 (settima rete in campionato). Ecco l'esultanza, liberatoria, in cui ha zittito tutte le critiche e ha predicato calma. Da lì, finalmente, riecco il talento con la 77 sulle spalle, che ha dispensato grande calcio e due assist nella ripresa: prima per Rrahmani da calcio d'angolo e poi servendo una palla al bacio per il 4-1 ancora di Osimhen. Standing ovation a fine partita, anche tra le tantissime bandiere georgiane presenti al Maradona e gli applausi proprio dei tifosi provenienti dal suo Paese d'origine.

    POTEVA ESSERE BIANCONERO... - Uno scherzo del destino questa ripresa di Kvaratskhelia. Già, perché l'ex Dinamo Batumi e Rubin Kazan avrebbe potuto indossare proprio la maglia della Juventus. Nel 2021, infatti, i bianconeri furono ad un passo dal portarlo a Torino. C'era il precontratto pronto con Paratici, ma l'allora direttore sportivo della Juve passò al Tottenham e saltò l'affare, con la Juve che rinunciò al georgiano. Così eccolo ai piedi del Vesuvio, indossare la maglia del Napoli e distruggere proprio quella che sarebbe potuta essere la sua squadra. 

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