Napoli è tornata nel grande calcio
Dai tempi di Maradona e della prima apparizione in quella che una volta era la Coppa dei Campioni sono passate due generazioni di tifosi e tante, troppe delusioni. Il terzo posto 2010/11 della squadra di Mazzarri, alle spalle di Milan e Inter, con l’ammissione diretta ai gironi Champions, quasi fa dimenticare che meno di sette anni fa, il Napoli era costretto a girare i campi di provincia per risalire dopo il fallimento e l’esclusione dalla B.
Dove negli anni ’80 e ’90 giocavano il Milan di Sacchi e l’Inter di Trapattoni, oggi arriveranno il Manchester City di Mancini, la corazzata tedesca del Bayern di Monaco e il Villareal del funambolico Giuseppe Rossi. Senza contare che il Milan e l’Inter allora come oggi lotteranno per lo scudetto.
E allora ecco che il prossimo periodo con ben 6 partite in meno di tre settimane ci dirà quanto è davvero cresciuto il piccolo Napoli, che si allenava a Paestum con una paio di palloni stipati nel portapacchi della macchina che era sede sociale e magazzino.
L’esordio con il Cesena di Mister Giampaolo e Adrian Mutu è il primo impegno ufficiale della nuova stagione. La vittoria della passata stagione disse ai napoletani che Cavani sarebbe stato uno dei bomber dell’anno dell’intera serie A. Nonostante una Coppa America da trionfatore però Edinson non è lo stesso di allora. Gli manca quello che cambia l’umore ad ogni attaccante: il gol.
Proprio sul gol e l’attacco del Napoli, con l’arrivo di Pandev dall’Inter si è accesa la fantasia di tifosi ed operatori del settore. Quattro attaccanti, considerando Hamsik una delle punte, si giocano il posto nel tridente di una squadra che persino in casa del Barcellona non ha esitato a presentarsi con il 3-4-3, senza paura di rimanere scoperta. Il 5-0 rimediato da Messi e compagni però non è stato dimenticato, e allora non è escluso che, almeno in qualche occasione, il Napoli non si proponga con una veste un po’ meno spregiudicata. E le occasioni per non scoprirsi sono chiaramente le tre trasferte Champions a Manchester, Monaco di Baviera e Villareal. In quelle, che grandi ex del passato recente (Iezzo) e storico (Moreno Ferrario), hanno dichiarato a più riprese, essere occasioni con grandi ostacoli sul cammino degli azzurri. Sempre il portierone di Castellammare di Stabia, che ha portato il Napoli dalla C alla Champions, e l’ex difensore dell’epoca maradoniana, sembrano invece molto più possibilisti sulle reali possibilità degli azzurri di primeggiare in serie A. E in effetti, dopo la splendida cavalcata della passata stagione, alla truppa di Mazzarri sembrava mancare esattamente quello che è stato aggiunto quest’anno. A partire da sabato sera al Manuzzi di Cesena, a Inler saranno affidate le chiavi di un centrocampo di qualità superiore rispetto al passato. Più avanti, con Pandev ci sarà addirittura una scelta in più, rispetto a quel tridente delle meraviglie formato da Cavani, Lavezzi e Hamsik. La realtà è che De Laurentiis nell’ultima campagna trasferimenti ha operato bene al punto da dare a Mazzarri un piacevolissimo rompicapo di scelte in mezzo al campo come in attacco. Il primo week-end di serie A ormai è vicino: ci dirà come parte il nuovo Napoli targato Champions!