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Napoli e l'intrigo Sousa: tra sgarbi e possibili sostituti, ecco le contromosse della Salernitana
LA CLAUSOLA - L’unico ostacolo per l’operazione, al momento, resta la clausola che lega Sousa al club di Iervolino. La cifra, riporta Repubblica, si aggira intorno agli 1,8 milioni di euro. Le opzioni sono due: o Sousa paga la cifra di tasca propria, o il Napoli offre alla Salernitana una serie di contropartite tecniche che andrebbero a pareggiare la quota. In virtù dei buoni rapporti tra Iervolino e De Laurentiis, la seconda possibilità non è affatto da escludere. In questo contesto, Alessio Zerbin, Gianluca Gaetano o Alessandro Zanoli potrebbero rientrare in uno scambio. Non è da escludere un terzo scenario: dal momento che il rapporto fiduciario è venuto meno, il club potrebbe decidere di non pretendere il pagamento della clausola e di lanciarsi immediatamente sul mercato per trovare un sostituto all'altezza del ruolo.
FAUTORE DEL MANDATO BREVE - Soffermandosi sulla carriera di Paulo Sousa, questo suo modo di affrontare le esperienze professionali non è un fatto nuovo, o almeno non è la prima volta in cui il portoghese rescinde (in questo caso rischia di rescindere) un contratto così, come un fulmine a ciel sereno. Tra gli indicatori più interessanti c’è quello della durata degli incarichi in ogni club in cui ha militato. Tra esoneri e rescissioni, Sousa, tranne a Firenze e al Videoton in Ungheria (qui ha raggiunto i due anni di panchina), ha sempre ricoperto mandati brevi, se non brevissimi. Nel corso della sua carriera ha ufficializzato ben cinque risoluzioni di contratto rispettivamente con Videoton, Maccabi Tel Aviv, Basilea, Bordeaux e Polonia.