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    Napoli, è risorto pure Lozano: da Mondiale e scudetto un segnale per il suo futuro

    Napoli, è risorto pure Lozano: da Mondiale e scudetto un segnale per il suo futuro

    • Giovanni Annunziata
    Che spettacolo il Napoli di Spalletti. Dieci vittorie di fila, primato in classifica a +8 sul Milan secondo e ogni singolo elemento della rosa che sa essere determinante. Nel momento in cui ci si aspetta la giocata di un calciatore in particolare eccone uno differente che diventa protagonista della giornata. È successo a Bergamo con Elmas che ha realizzato il gol vittoria, ha saputo fare lo stesso Hirving Lozano ieri nel 2-0 contro l'Empoli. Il Chuky ieri ha spaccato la partita, quando dal suo ingresso ha bruciato più volte Parisi accendendo tutto il Napoli. Da una sua giocata sulla destra è nato il rigore conquistato da Osimhen e realizzato dallo stesso messicano. E da un altro spunto sempre su quella fascia ha servito in area l'assist per il gol di Zielinski.
    ARMA IN PIÙ - L'alternanza tra Lozano e Politano è quella più equilibrata. Oramai la maglia da titolare è condivisa, si alternano costantemente di partita in partita. Non c'è un inamovibile, non c'è qualcuno che parte avvantaggiato per scendere in campo dal 1'. La cosa più importante è che i due esterni destri a disposizione di Spalletti sono completamente diversi tra loro. Uno è tutto mancino, bravo nello stretto e a rientrare dentro al campo, l'altro attacca la profondità, va costantemente all'uno contro uno andando sul fondo con il suo destro. Un'arma in più a disposizione del tecnico di Certaldo che ne sta beneficiando in ogni singola partita.
    MOMENTI DIFFICILI - È un momento sicuramente positivo per Lozano che però la passata stagione non ha vissuto attimi felicissimi. A partire dall'infortunio dell'estate 2021, quando in seguito ad uno scontro di gioco rischiò di perdere un occhio, fino alla lussazione della spalla (sempre la scorsa stagione). In mezzo ci sono state anche delle dichiarazioni che non resero felicissimi i tifosi del Napoli: "Sento di essere a un buon livello e ammetto che mi piacerebbe fare un passo avanti, vorrei giocare in una squadra più grande". Ambizione lecita, tempistica sbagliata. La squadra di Spalletti era prima in classifica, il clima era sereno e i supporters azzurri non apprezzarono il pensiero di guardare altrove, specie da parte di un calciatore che non viveva un grande periodo di forma.
    MONDIALE E FUTURO - Oggi è evidentemente un altro Lozano, che sprinta e si diverte. Ha il sorriso stampato sul volto, fin dal primo ritiro di Dimaro. Ce l'ha avuto anche ieri quando Osimhen gli ha lasciato calciare il rigore dell'1-0, segno di grande forza del gruppo. Con questo entusiasmo e questa determinazione è pronto ad affrontare i Mondiali quando tra due settimane con il suo Messico farà il suo esordio affrontando l'amico/compagno di squadra Zielinski. Una vetrina importante per mettersi in mostra e dare seguito alle sue ambizioni. Passerà dall'evento in Qatar e dalla sua stagione con il Napoli, tra numeri personali e risultati di squadra, il suo futuro. Se Lozano sogna un top club questo è l'anno giusto per emergere e a giugno si potrà iniziare ad ascoltare qualche offerta che arriverà. Discorso rimandato a fine stagione, chiaramente, perché prima c'è uno scudetto da conquistare.

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