Napoli, dopo Fernandez:| Ecco Britos o Criscito
Avanti un altro: e, dopo Lavezzi e Campagnaro, dopo Sosa e quell’esercito d’argentini che li hanno preceduti, Federico Fernandez può accomodarsi per le foto di rito: il sì che suggella un amore a prima vista è un accordo sulla parola per un quinquennale che conduce dritto in Paradiso, tra gli eletti d’un calcio che, visto da laggiù, «è il più seguito», ed in un club che, spiato da Buenos Aires «è il più amato tra gli italiani». E’ fatta: sull’eco di anticipazioni che da un mesetto o giù di lì si inseguono sulla solita rotta, e immediatamente dopo l’ok di Maurizio Micheli, lo 007 spedito in Sud America per decifrare da vicino questa giraffa d’un metro e novanta, fresco campione con la maglia dell’Estudiantes, pur sostenuto dalle relazioni di Ernesto Sosa, suo collega nel primo semestre del 2010, poi accompagnato praticamente sull’uscio di Castelvolturno dalle referenze di Ezequiel Lavezzi: «Un gran bel giocatore».
E UNO! - Federico Fernandez è atterrato ieri a Roma, ha fatto un giretto per la Capitale, ha incontrato Riccardo Bigon, è passato da Villa Stuart per le visite mediche, ha osservato i manager discutere e trovare un’intesa sull’esecuitivà del trasferimento per il prossimo giugno e poi s’è lanciato - appagato - su un divano della Filmauro: firmerà in giornata, prima di fare un salto a Napoli, scorgere il suo futuro e, magari, accomodarsi in tribuna per la sfida con il Lecce. Domenica, si ripartirà: con nella sacca ( e virtualmente addosso), la maglia azzurra di quel Napoli ch’è stato di Diego e che in Argentina va a far caccia grossa.
E DUE! - Il mercato riapre tra una decina di giorni, ma giocare d’anticipo è un vantaggio mica da poco: l’acquisto immediato garantito da De Laurentiis è il difensore mancino del quale, da un po’, Mazzarri avverte l’esigenza in organico, avendo come sinistro naturale il solo Aronica. Migel Angel Britos (25) rimane in cima ai pensieri del tecnico livornese, al quale l’uruguayano piace per consistenza muscolare e per scherma calcistica: il dialogo, avviato tempo fa, è stato congelato dagli eventi, ma il Napoli aspetta che a Bologna ci sia una schiarita per riaprire il negoziato. Altrimenti, non dispiace Angelo Ogbonna (23), che a Torino è esploso con autorevolezza, che dalla sua ha la nazionalità italiana e l’età, oltre che mezzi fisici impressionanti.
FRONTE GENOA - C’è un un inverno lungo e freddo da affrontare e, per scaldarsi, non mancano gli argomenti: voci sparse qua e là ribadiscono che Domenico Criscito (24), nel caso in cui diventi trattabile, possa rientrare tra i desideri del Napoli, perché è bravo, è giovane, sa fare l’esterno e anche il terzo di difesa. Ma su di lui c’è anche l’Inter. Con il Genoa, poi, una proficua chiacchierata su uno scambio di centrocampisti ha già avuto il suo antipasto: a Mazzarri potrebbe servire Houssine Kharja (28), da ottenere dopo aver ceduto Manuele Blasi in rossoblù.
RIECCOLO - Le idee sono chiare, da sempre, e nel Napoli che verrà il sogno rimane Gokhan Inler, (26) centrocampista di corsa e di talento, gioiellino che costa una decina di milioni di euro - forse di più - ma che può essere avvicinabile se i Pozzo dovessero restare su richieste accettabili (e anche in questo caso l’antagonista è Moratti). Altrimenti, un’altra occhiata a Blerim Dzemaili (26), ora a Parma, si potrà sempre dare...