Milik ko: ecco come cambia il Napoli. De Laurentiis richiama Zapata?
Un brutto sabato sera per i tifosi del Napoli. La notizia dell'infortunio di Milik ha tenuto in ansia il popolo partenopeo, rimasto incollato ai social per avere notizie. Queste, purtroppo, non sono buone. In attesa del responso ufficiale è certo che l'attaccante polacco dovrà operarsi al crociato anteriore del ginocchio sinistro. Che sia lesione o rottura completa lo comunicherà il club azzurro a breve.
I TEMPI - Una mazzata, una “tegola”, come spesso si legge sui media. Il Napoli perde a inizio stagione il sostituto di Higuain, che benissimo aveva fatto nelle prime nove gare ufficiali. Sette gol segnati, con ben tre doppiette. Un peccato vedere il giovane attaccante fermarsi ora. 22 anni e un futuro radioso, ma per rivederlo in campo bisognerà aspettare almeno quattro mesi. Le prime voci pessimistiche che parlavano di sei mesi di stop e (in pratica) stagione finita sono state smussate. Al di là del dubbio lesione o rottura, il calciatore sarà affidato al luminare in materia, il dottor Mariani. Milik sarà operato (probabilmente domani) a Villa Stuart. I tempi dovrebbero assestarsi sui quattro mesi (quindi rientro già a febbraio, al più tardi marzo) non tanto per l'eventuale lesione al posto della rottura, ma per le tecniche innovative, sia di intervento chirurgico che di fisioterapia. Un piano di recupero che Mariani ha sperimentato con successo con Rudiger della Roma, che dopo la rottura del crociato a inizio giugno mentre era in ritiro con la Germania, è di fatto recuperato. Si sta allenando e gioca le prime amichevoli in famiglia. Recupero quattro mesi, quindi.
NOTIZIA TREMENDA - Tuttavia per il Napoli resta la disdetta: sfortunatissimo il club azzurro, colpito forse nell'unica vera lacuna della rosa. La mancanza di una vera alternativa a Milik. C'è Gabbiadini, certo, ma il pur bravo Manolo non ha le caratteristiche di prima punta. Complicato pensare di dover passare quattro mesi (e tantissimi impegni, come campionato, Champions e Coppa Italia) col solo Gabbiadini. Anche per questo in casa Napoli si è già aperta una riflessione. È possibile ricorrere al mercato degli svincolati, ingaggiando un calciatore senza contratto. Il Napoli può farlo, tenendo presente che l'eventuale nuovo calciatore non potrebbe giocare la Champions, perché le liste sono ormai chiuse e possono essere aggiornate solo a gennaio. La Figc, nonostante il blocco delle rose a 25 elementi, consente fino a due sostituzioni per calciatori fermi almeno tre mesi. Il club azzurro dovrebbe quindi escludere qualcuno dalla lista (Milik ovviamente il maggiore indiziato) per fare spazio al nuovo arrivo. Da tenere presente che un eventuale reintegro dovrà avvenire necessariamente durante la prossima finestra di mercato, altrimenti "l'escluso" rimarrà fuori fino al termine della stagione.
MERCATO RIAPERTO? Quindi cosa farà il Napoli? Deciderà, come sempre, De Laurentiis. Il presidente è consapevole che prendere uno svincolato è un rischio enorme, un'operazione che quasi sicuramente si potrebbe rivelare inutile. Qualche nome c'è, ma si tratta di calciatori ormai anziani o non all'altezza di una squadra come il Napoli. Qualcuno è da scartare subito: Osvaldo ha annunciato il suo ritiro, così come Di Natale (38 anni) che vuole fare il procuratore. Ci sarebbe Klose (anche lui 38enne) che mai ha parlato di ritiro. Forse sarebbe lui l'idea più fattibile. O ancora Adebayor (32 anni) che a settembre è finito al centro di voci su delle condotte di vita lontane da quelle di un atleta, quindi situazione da verificare. Altri nomi meno stimolanti sono quelli di Marica, Macheda, Berbatov. Valuterà De Laurentiis, che sa bene che la miglior cosa sarebbe resistere fino a gennaio. A proposito, per il Napoli l'operazione più semplice è riprendersi Duvan Zapata. In prestito all'Udinese, prima punta, finirebbe il suo accordo coi friulani il prossimo 30 giugno. Il club azzurro può anticiparne il rientro (non prima della riapertura del mercato, ovviamente), senza di fatto fare esborsi non previsti se non un minimo risarcimento all'Udinese, magari anche di natura tecnica. Vero che a gennaio si può prendere anche un altro attaccante, ma riportare Zapata a casa è la soluzione più semplice e conveniente. Intanto però Sarri dovrebbe arrangiarsi fino a gennaio.
LA SOLUZIONE INTERNA – Senza dubbio Sarri è sotto shock. Pur avendo molti attaccanti, tatticamente parlando Milik non ha sostituti. Chiaramente ora toccherà a Gabbiadini, che sarà titolare e finalmente avrà l'occasione di dimostrare di che pasta è fatto. Senza Gabbiadini Sarri non ha scelta, se non quella di mettere Callejon o Mertens come “falso nueve” e quindi farli giocare da prima punta. Soluzione questa provata in allenamento di tanto in tanto, in particolare con lo spagnolo. Il Napoli potrebbe quindi giocare con Giaccherini esterno destro, Callejon al centro e Insigne o Mertens a sinistra. Altra soluzione è un cambio di modulo, rinunciando al tridente e passando a una sorta di 4-3-1-2. Ma in questo caso Sarri snaturerebbe parecchio il suo sistema di gioco. Infine bisogna tenere presente questo: considerando i tempi dell'allenatore, prendere uno svincolato potrebbe richiedere molte settimane per vederlo esordire, sia per inevitabili questioni di condizione fisica, sia perché Sarri non è uno che “butta nella mischia” i nuovi calciatori. Ecco perché De Laurentiis pensa e riflette, ma la rabbia per aver perso Milik è tanta.