Scudetto al Napoli?| Dieci motivi per crederci
Condizione atletica, staff sanitario, concentrazione, vita privata, rimonte, Cavani, crescita di Zuniga, Maggio e De Sanctis, Gargano, Inler e turnover:
LA CONDIZIONE ATLETICA - Non è facile piegare dopo una sola partita di campionato il City che ne aveva giocate 4. Ora bisognerà chiedere ancora di più ai giocatori e al preparatore Giuseppe Pondrelli.
LO STAFF SANITARIO - L’équipe del fisiatra Alfonso De Nicola ribadisce il suo primato. Il Napoli da sette anni ha il minimo degli 'indisponibili'. Il Milan ne ha perso il conto.
LA CONCENTRAZIONE - Ha consentito un operoso ritiro a Dimaro e una partenza lanciata.
LA VITA PRIVATA - Un esempio fra tanti. Chi vede allenarsi Lavezzi, ne indovina il nuovo stile. Neanche a Porto Cervo, nella serata con turisti russi in un privé da 25 bottiglie di 'Cristal', bevve un sorso di champagne.
LE RIMONTE - Al contrario dell'anno scorso, il Napoli recupera sempre il risultato, dopo le false partenze. È il segno della migliore condizione e di una superiore autostima.
CAVANI - Si sentiva dire: 'Vedrete, non può ripetersi'. Visto, dopo i 33 gol del primo anno, già si ripete. Capocannoniere dopo due gare. Non è un caso. Ha trovato il suo gioco.
LA CRESCITA DEI TRE - Zuniga è affidabile anche a sinistra, ha smesso di ballare il tip tap. Mazzarri l'ha disciplinato. Maggio è un convoglio dell'Alta Velocità sulla fascia destra, e migliora la fase difensiva. De Sanctis, già al massimo, è la mente del gruppo italiano e governa la difesa.
GARGANO - Il miglior acquisto. Scongiurata la sua cessione, è il partner ideale di Inler.
INLER - Il mediano che mancava. Può dare di più. L'altra sera ha perso Aquilani negli attimi del gol milanista.
IL TURNOVER - Ora è possibile. Mazzarri aveva Lucarelli, Sosa, Dumitru, Yebda. Oggi in panchina vanno tre nazionali
(La Repubblica - Edizione Napoli)