Getty Images
De Laurentiis: 'Zielinski fuori dalla Champions non per ripicca. Volevo Dragusin, Perez ripiego ma mi hanno rotto i co...'
- 55
ZIELINSKI E LA LISTA - "Bisogna tener presenti le varie componenti che sono restrittive non per colpa nostra ma perché la UEFA stabilisce minor presenze rispetto al campionato nazionale. Quindi, visto che noi abbiamo fatto dei nuovi acquisti e mi dispiace per un centrocampista a cui abbiamo dovuto rinunciare, abbiamo dovuto rinunciare anche a Zielinski. Lo conosciamo, sappiamo bene cosa può dare. Invece, in funzione della prossima annualità, io devo capire chi ho preso in maniera definitiva e chi ho preso in opzione. Perché li devo veder giocare. Credo che dal 18 febbraio, quando bene o male avremo la rosa al completo, ci siano le possibilità affinché il campionato riparta in maniera corposa. Senza più scuse e disagi, con una rosa che permette di competere ad alto livello. Io ho letto che qualcuno aveva dubitato che ci fosse una specie di ripicca o una specie di azione vendicativa nei confronti di Zielinski. Assolutamente no: l'ho già affermato che è un bravissimo ragazzo, un giocatore di livello. Però le scelte sono state fatte, visto che lui è in uscita perché dal 1º luglio non sarà più con noi, dobbiamo aprire una finestra su quelle che sono le possibili opportunità di entrata e se confermarle, portarle avanti o meno. Abbiamo Traorè che ha delle opzioni per essere riscattato, così come per Dendoncker. E per quest'ultimo non c'era posto e abbiamo dovuto sacrificare anche lui".
IL DIFENSORE - Vero che si devono riempire i media di notizie, però c'è quella nota sempre un po' malevola che mi provoca melanconia, dove si dice che De Laurentiis aveva promesso il famoso difensore che mancava. Ho sentito parlare addirittura di giocatori di piede sinistro. Siccome si pensava Ostigard in uscita, ma mentre io ero appresso a un giocatore del Genoa, Dragusin. Avevo fatto un'offerta superiore a tutti gli altri, ma il giocatore ha preferito l'Inghilterra a Napoli e Bayern Monaco perché la Premier è una meta sempre indiscutibilmente irrinunciabile. Allora a quel punto lì abbiamo pensato 'Qui serve uno veloce e non uno rapido'. E c'è differenza. Avevamo ripiegato sul signor Perez. Ho fatto un incontro a Napoli, all'hotel Britannique con Gino Pozzo. Dopo 3 ore di discussione gli ho detto che sarei dovuto andato a trovare il commissario a Castellammare per una situazione della nuova casa del Napoli. Poi ho visto che è un casino, con il traffico, ecc. e ho pensato di andare altrove. Sono scappato via e prima di scappare via gli ho detto 'Ti do 18 milioni all inclusive'. A un certo punto vengo raggiunto dai miei che mi dicono 'Lui vuole che si paghi 700 mila euro a chi ha cresciuto negli anni, poi al procuratore 500 mila euro'. Gli ho detto 'Mi avete rotto i coglioni, non si fa più nulla'. Nel frattempo, per due partite il signor Mazzarri si è messo a 3 lì dietro, rivalutando Ostigard. Quindi ho pensato che sarei andato a prendere un giocatore che poi magari quest'estate se devo rimodulare la difesa me lo trovo là. Invece se Ostigard lo volevano comprare per 10 milioni qualcosa varrà. Dopodiché abbiamo comprato un centrocampista che può svolgere anche il ruolo di difensore centrale".
LINDSTROM - "C'è un'altra cosa che dobbiamo chiarire. Mi sento dire 'Che cazzo avete comprato, uno che è un trequartista, quando serviva uno a destra o a sinistra al posto di Politano o Kvara'. Il signor Lindstrom ha fatto la bellezza di 23 partite in nazionale e con l'Eintracht come ala destra, poi 19 partite come trequartista, 1 come centrocampista di inserimento a destra e 3 a sinistra. C'è bisogno che vi documentiate perché sono stanco di sentire ste cose. Se si deve collaborare tra media e chi è da questa parte, noi conosciamo carattere, fisicità, lo stato, voi siete dall'altra parte. Era dovuta questa conferenza perché è dopo mercato. È mia intenzione non fare più le conferenze stampa prepartita perché l'allenatore deve essere lasciato in pace: ha già tante cose da decidere, quindi di cosa deve parlare? Non può dirvi come schiererà la squadra.
LA LEGA - "La Lega poi è un disastro, un cumulo di incapacità totale e io sono anche contrario al fatto di far entrare all'ultimo momento le telecamere, quando quelli stanno con un testicolo mezzo dentro e mezzo fuori, tutti concentrati gli vanno a rompere le scatole per fare cosa? Solo la stupidità di chi vende le cose alla televisione. Poi ha venduto anche il dopo partita. Ma lì uno ha certi problemi per capello e perché devo venire a parlare della partita? Devo tornare a casa, mi devo rivedere la partita e il lunedì si fa un tu per tu con tutti quanti. Allora ha un senso. Ti devo anche far sentire delle domande uguali, risposte anche diplomatiche. Invece il giorno dopo, con la calma, uno ha capito determinate cose, si rende conto meglio. Perché voi siete anche dei gran paraculi, fate le domande ad hoc perché cercate di tirare fuori la situazione un po' scandalosa e vendere un po' di più. Come è normale che sia, farei anche peggio".
SAMARDZIC - "Samardzic? Era sul tavolo. Oltre al budget ci sono i problemi di voler comprare e vendere, da noi e dagli altri. Il mercato di gennaio non ti permette di comprare chi vuoi. Noi abbiamo questa grossa problematica del limite degli extracomunitari. Mi sono battuto e 5 anni fa abbiamo creato l'opportunità di abolire la Legge Bossi-Fini del 2001. A un certo punto, poiché in Federazione l'Assocalciatori vota a favore del Consiglio Federale si è schierata di traverso e non abbiamo portato avanti questa situazione. Quando vai a pensare di comprare uno o un altro, c'è la questione extracomunitario".