Napoli, De Laurentiis: |'Voglio una A a 16 squadre'
"Serve una riunione per una formattazione diversa dei campionati con Macalli e la Serie B ma troviamo sempre delle scuse. Non possiamo metterci altri 10 anni per ridurre la Serie A a 16 squadre". Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervenendo al convegno 'La riforma del calcio professionistico" organizzato dalla Lega Pro. "Ci dobbiamo preoccupare delle società e di formare i giovani del futuro - ha aggiunto - perchè non possiamo continuare a comprare all'estero. Basterebbe iniziare a schierare le nostre squadre Primavera in Lega Pro". De Laurentiis si è poi rivolto direttamente al presidente della Lega Pro, Mario Macalli, promotore dell'incontro: "Caro Macalli ti ringrazio di aver fatto questo convegno perchè non bisogna mai stare fermi sulle proprie barricate. Vorrei darti una mano ma se tu non apri un tavolo fattivo, sul piano pragmatico poi cosa quagliamo?" "Se vogliamo rivoluzionare il calcio in tre mesi lo facciamo", ha quindi concluso.
RAPPORTO CON TIFOSI - "Prima di fare gli stadi dobbiamo liberalizzare il rapporto tra club e tifosi. Il club stabilisca un decalogo con regole alle quali tutti devono attenersi per venire allo stadio. Io devo valutarti e farti le analisi. Dobbiamo stabilire una legge che ci permetta di sapere chi sono i fruitori di questo luogo pubblico straordinario". Con queste parole il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto al convegno 'La Riforma del calcio professionistico', organizzato dalla Lega Pro a Roma presso la Scuola Superiore di Polizia. "Se potessi costruire un nuovo stadio abolirei le curve – ha aggiunto il patron partenopeo -. I miei tifosi sono venuti da me mi hanno detto nel caso di una ristrutturazione del San Paolo: 'presidente se lo fa costruisca i gradoni perchè noi i seggiolini li spacchiamò. Ho risposto: 'ma le norme Uefa ce li impongono addirittura di 33 centimetri e non da 25 come li abbiamo ora". "Rummenigge (dirigente del Bayern Monaco, ndr) - ha raccontato il presidente - mi ha detto molto preoccupato che loro hanno solo 300 tifosi di curva che vogliono venire da noi per imparare a fare casino". "Da quando ho preso il Napoli in Serie C ho capito che nel calcio c'è la diseducazione dei frequentatori, delle famiglie che istigano la provocazione sul campo", ha sottolineato quindi De Laurentiis.