Napoli, Gabbiadini andava ceduto?
SOLDI TEDESCHI - Un'unica soluzione, perché il club tedesco, ricchissimo nonostante il caso Volkswagen, era pronto a pagare tutto e subito. Niente pagamenti pluriennali come di solito è prassi. Anche per questo il presidente del Napoli ha esitato. Per qualche giorno la possibilità di prendere Immobile in prestito era piuttosto concreta. Poi qualche titubanza dell'entourage dell'attaccante (che aveva altre offerte ma voleva anche garanzie sul futuro) hanno indotto il Napoli ad evitare la clamorosa mossa.
SARRI, GUARDALO - Adesso, però, il dubbio è se quei 25 milioni di euro torneranno. Se ci sarà un'altra offerta del genere. Perché Gabbiadini è finito non solo ostaggio di Higuaìn (giocatore irrinunciabile per qualsiasi squadra) ma anche di se stesso, e forse pure di Sarri. Nel senso che l'attaccante bergamasco è rimasto confinato in un ruolo di vice-Pipita che gli toglie la possibilità di avere spazio. Eppure lui può giocare largo nel tridente, sia a destra che a sinistra. Caratteristiche diverse da Callejon e Insigne, ma altrettanto funzionali. Non per Sarri, però, che ha relegato Gabbiadini unicamente a ruolo di vice Higuain. Una condizione che forse ha intimidito il giocatore, che sembra fare poco per mettersi in mostra.
IL DUBBIO - In realtà un problema fisico a fine 2015 e l'esplosione del Pipita lo hanno messo in ombra. Ma il Napoli deve rivalutare un patrimonio da 15 milioni di euro (tanto fu pagato poco più di un anno fa dalla Sampdoria) e soprattutto capire di aver fatto bene a rifiutare quei 25 milioni di euro. Con quei soldi si poteva fare un mercato di ottimo profilo, ma De Laurentiis ha voluto blindare Gabbiadini: la sfida di giocatore e società è creare le condizioni affinché la prossima estate Manolo possa valere ancora di più. Sperando che Sarri gli dia un po' più di spazio...