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    De Laurentiis: 'La stampa del Nord odia Napoli'. Replica: 'Penoso' VIDEO

    De Laurentiis: 'La stampa del Nord odia Napoli'. Replica: 'Penoso' VIDEO

    Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato dopo la sconfitta patita in Champions League contro il Real Madrid e la conseguente eliminazione: "La delusione di Madrid questa sera non c'è, il risultato è lo stesso ma il primo tempo è stato esemplare e anche nel secondo tempo i giocatori hanno dato tutto. Il Real è campione del mondo, è difficile da battere: un grande spettacolo lo ha regalato lo stadio, a noi e agli ospiti stranieri, da tutti i punti di vista. Abbiamo accolto i dirigenti del Real celebrando la tradizione, spiace per uno stadio vetusto. Cazzimma? Molti si chiedevano cosa volessi dire, ma poi ho visto anche giornali importanti utilizzare questo termine che celebra la nostra regione. Riempie la bocca di gioia e personalità. Sarri? Nessun caso aperto, se qualcuno si vedesse l'intervista che mi ha fatto Veltroni noterebbe che io ho sempre celebrato Sarri come un esteta del calcio. Non ce l'avevo con Sarri ma con la squadra, tant'è che salvai solo Insigne. I giornalisti del Nord odiano me, il Napoli e il Sud, anche se la Juve è sudista: basta far casino e creare disappunto in casa degli altri, hanno scritto solo cattiverie. E' stato il motivo per cui abbiamo perso con l'Atalanta. La Gazzetta? E' contro il Napoli, è il giornale della Juve, dell'Inter e del Milan. Mi spiace per quanto successo a Malfitano (giornalista vittima di intimidazioni, ndr), ma è sempre stato tifoso della Juve. Nessuno mi può chiudere la bocca. I cori contro il Napoli sono vergognosi, vergognoso che nessuno si opponga a "lavali col fuoco". 

    REPLICA - Ecco la risposta della Gazzetta dello Sport: "Il presidente De Laurentiis nel dopo partita del San Paolo, parlando in tv a Mediaset Premium invece di riflettere sull’eliminazione dalla Champions ha pensato bene di attaccare i giornalisti del Nord ed in particolare la Gazzetta dello Sport. E’ stato uno show triste e penoso. E meno male che il bravo conduttore Sandro Sabatini ha fatto il possibile per arginarlo. Non è la prima volta che ciò accade, purtroppo, in questi anni. E’ un triste ritornello che siamo soliti ascoltare ogni qualvolta le cose in casa Napoli non vanno bene. Dagli alla Gazzetta: è il suo sport preferito. Il presidente ci ha accusato di essere «sempre stati contro il Napoli». Di essere il giornale del Nord, in particolare di Inter, Milan e Juventus. Tutte illazioni senza senso. Quindi, in questo vomitare di parole ha fatto il nome del nostro collega Mimmo Malfitano, oggetto pochi giorni fa di un gravissimo atto di intimidazione: ignoti gli hanno distrutto l’auto. De Laurentiis prima sì è lavato la coscienza («mi spiace per ciò che gli è successo»), poi l’ha etichettato come «da sempre tifoso della Juventus». Una frase irresponsabile che rischia di esporre ancor di più il corrispondente della Gazzetta alle follie di qualche scalmanato. Da parte nostra non cadiamo nell’ennesima provocazione. Pieno sostegno a Mimmo Malfitano. E la consapevolezza di essere il quotidiano di tutti gli sportivi italiani che cerca ogni giorno, faticosamente, di raccontare la verità su un mondo sempre più avvelenato".

    STAMPA - Il segretario nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Paolo Pirovano e Pierfrancesco Gallizzi, consigliere della Federazione Nazionale della Stampa, definiscono le parole di De Laurentiis "Affermazioni fuori luogo, che fanno male al Napoli calcio, a Napoli città e all'Italia intera. C'è d'augurarsi che, a freddo, De Laurentis chieda scusa". 
    Ecco il comunicato dell'USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana): "La 'sceneggiata' di cui il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è reso triste protagonista nel dopo partita tra Napoli e Real Madrid è una delle pagine più sconcertanti nel quadro dei rapporti tra società di calcio e giornalisti, rapporti da tempo in via di rapido deterioramento. 
    L’Unione Stampa Sportiva Italiana non vuole semplicemente esprimere solidarietà alle testate e ai colleghi coinvolti ma intende anche riaffermare la necessità di riportare tali rapporti dentro una dinamica di confronto civile, nel rispetto dei propri ruoli. 
    Non si può dire in tv la prima cosa che passa per la testa, magari confusa per un’eliminazione bruciante e in parte immeritata, né si può né si deve, quando si hanno simili incarichi, giustificare le proprie argomentazioni diffamatorie con la rivendicazione del diritto a dire liberamente quel che si pensa. Sopratutto quando si esprimono luoghi comuni falsi e pericolosissimi, contestati per altro in diretta in modo appropriato e misurato dal collega in studio. 
    Soprattutto, non si può e non si deve fare riferimento a un giornalista già oggetto di gravi atti intimidatori aggiungendo, subito dopo una solidarietà di facciata, un concetto insostenibile: 'I giornali del Nord odiano il Sud'. I giornalisti non odiano nessuno, fanno semplicemente il loro lavoro. 
    L’Unione Stampa Sportiva Italiana manifesta la massima preoccupazione per un simile comportamento, per altro non nuovo da parte del presidente De Laurentiis, e chiede un intervento immediato ed energico da parte delle massime istituzioni dello sport, Coni e Figc, per fermare una volta per tutte una spirale insidiosa che ha già superato il livello di guardia avvelenando il mondo dello sport italiano. Detto tutto questo l’Ussi è pronta a sostenere il collega minacciato in tutte le sedi opportune dove lui voglia difendere la propria dignità e il proprio lavoro, che sono patrimonio comune". 
     

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