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De Laurentiis: 'Coppe europee da rivoluzionare, ma giammai la Superlega di Agnelli! Ecco la mia proposta'
QUELLI CHE OGGI HANNO 15 ANNI SARANNO CLIENTI TRA 10 ANNI - "Noi siamo tutti responsabili dell'allontanamento delle giovani generazioni. Il gioco del calcio non si è mai rinnovato, è estremamente vecchio. Poi capita il Covid e ci si inventano le interruzioni ogni dieci minuti perché si gioca in estate. Io ho sempre sostenuto il VAR per primo e infatti in Italia sta funzionando. In Italia non si fa tesoro delle esperienze del mondo. Se l'NBA e il Football Americano fanno 10 miliardi di incasso all'anno una ragione ci sarà. In Europa invece non ci riusciamo perché siamo ancora alla Champions, all'Europa League e alla Conference League. Ma chi vuole farla la Conference League? E vale anche per l'Europa. Nessuno vuole rendersene conto: giochiamo troppo, roviniamo troppo i nostri calciatori e li esponiamo a rischi di rotture e questo porterebbe a una minusvalenza. Va benissimo il merito e lo spirito della sportività perché accomuna i giovani, siamo tutti per lo sport e implementare palestre, campetti di calcio e avere spirito sportivo. Però poi dopo bisogna combinare i fattori della produzione con le esigente del mercato, su cui è necessario investire sempre più. Ma se non ci sono i proventi vuol dire che questo calcio è morto e chi lo gestisce dall'alto non ha interesse, perché vuole solo mantenere la sua posizione".
PARLA DI SUPERLEGA? - "No, assolutamente no. Ad Agnelli dissi 'Giammai' perché lui voleva farla per un gruppo di club d'elite. Io dico che oggi è sbagliato concedere alla UEFA di incassare 800 milioni con Champions, Europa League e Conference League. Io dico: facciamo un campionato europeo in cui non si fa l'estrazione con le palle, mica siamo nel terzo mondo? Le prime sei di un campionato importante o le prime di un campionato minore devono giocare contro tutte in gara secca. Questi signori non sanno che il tifoso virtuale, ossia chi deve pagare l'abbonamento per guardare la partita, vuole un calcio nuovo".
SI' AL CALCIO D'ELITE - "Dobbiamo prendere atto che nell'86 eravamo 16 squadre in Serie A e oggi siamo 20. C'è qualcuno dei miei colleghi che impropriamente pensa che se diminuissimo il numero di squadre calerebbero i soldi che prenderemmo. In Inghilterra, che la fa da padrona, alcune partite non vengono neanche trasmesse. Due anni e mezzo fa dissi che dobbiamo essere direttamente coinvolti con i nostri tifosi virtuali. Allo stadio vendiamo noi i biglietti? Sì, mi risposero tutti. E allora perché non dobbiamo vendere anche i biglietti virtuali utilizzando le piattaforme a cui riconoscere una piccola percentuale?".
BANDO PER I DIRITTI TV - "Questo bando è la più grossa stronzata del mondo, come tutti i bandi. Nessuno ha mai avuto il coraggio di dire che la Melandri con una legge di merda ha limitato il mercato del calcio. Non deve esserci nessuna legge che mi limita, è anticostituzionale. La Melandri ha distrutto prima il cinema, con una legge che finalmente Franceschini ci ha rimodulato, e poi il calcio. Perché i politici devono fare cosa di cui non hanno coscienza né esperienza?".