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Napoli, cosa c'è dietro il ko con la Lazio: la 'rivincita' di Sarri
SARRI FERMA LOBOTKA - Il vero motore di questo Napoli si chiama Stanislav Lobotka. Quando la palla passa per i piedi c'è un'armonia di gioco impressionante, che però ieri non si è vista. Lo ha sottolineato anche Spalletti nel post gara, parlando di una manovra un po' sporca. In effetti nel palleggio napoletano c'è stata meno qualità, specialmente perché lo slovacco ha avuto la possibilità di impostare poche volte. Una gabbia costruita ad hoc da parte di Sarri, bravo a far stare la sua squadra molto compatta e soprattutto a raddoppiare, addirittura triplicare l'uscita e le marcature preventive sul play del Napoli. No Lobotka no party? Spalletti e la sua squadra sono pronti a rimettersi a lavoro per nuove soluzioni, la stagione è ancora lunga.
OSI E KVARA SULLA TERRA - Sono umani anche loro. Siamo abituati a vederli a segno o sfornare assist partita dopo partita. Osimhen andava in gol da 9 partite di fila tra campionato e Champions, Kvaratskhelia ha fatto impazzire chiunque su quella fascia in stagione. Ieri per il nigeriano poche occasioni, praticamente una sola vera e propria, quando al 79' di testa ha scheggiato la traversa. Benissimo la Lazio a non lasciargli la profondità e a costringere il Napoli nel gioco molto lontano dall'area biancoceleste. È stata indubbiamente una serata storta un po' per tutti gli azzurri, non si è vista la solita squadra. Ma può capitare nell'arco di un'intera stagione. Questi ragazzi che si sono dimostrati degli alieni fino ad oggi sono ritornati per una sera sulla Terra. Spalletti non fa drammi, tra una settimana la possibilità di rifarsi contro un'altra diretta concorrente, l'Atalanta.