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  • Conte-Napoli, è già crisi! Mercato, problemi, atteggiamento: tutti i nodi

    Conte-Napoli, è già crisi! Mercato, problemi, atteggiamento: tutti i nodi

    • Giovanni Annunziata
    Peggior partenza in campionato non potevano immaginare i tifosi del Napoli. Eppure le avvisaglie c'erano state. A partire dalla vittoria sofferta ai rigori contro il Modena appena una settimana fa per i trentaduesimi di finale di Coppa Italia, fino ad arrivare alle parole di Conte alla vigilia del match contro il Verona. Un netto 3-0 al Bentegodi, bruttissima figura di Conte che ci tiene a fine gara a chiedere scusa a tutti i sostenitori azzurri. Non è comunque abbastanza, perché questo matrimonio tra il tecnico pugliese e il Napoli è iniziato male, qualche piccolo segnale di crisi interna fa scattare l'allarme.

    L'ATTEGGIAMENTO - Che ci fosse tanto lavoro da fare su questa squadra pareva evidente già dalla conclusione della scorsa stagione. Il problema era nella testa più che nelle gambe e sotto il profilo tecnico. L'atteggiamento andava corretto fin da subito e proprio per questo è stato preso un motivatore come Conte, un sergente di ferro che dovrebbe rimettere in riga tutti. Le sue perplessità sono venute fuori tutte nella conferenza stampa pre Verona, quando raccontava di una situazione peggiore di come immaginava potesse essere. La brutta prestazione adesso è sotto gli occhi di tutti ed ecco rivenire fuori la debolezza più grande, come sottolineato da Conte: "Alla prima difficoltà non abbiamo mostrato reazione. Una squadra forte reagisce, tiene botta. Ci siamo sciolti come neve al sole".

    I PROBLEMI - Ora la situazione è chiaramente in salita. Il Napoli ha dimostrato di avere più di una lacuna, non si perde 3-0 a Verona all'esordio per puro caso. Eppure il primo tempo sembrava mostrare un'inerzia differente, Kvara e compagni tenevano in mano il pallino del gioco e sono riusciti ad essere anche pericolosi in alcune situazioni. Poi il solito crollo, la testa che non ha retto e Conte che non trova risposte dagli uomini. Raspadori, Simeone e Cheddira non incidono, lì dietro Rrahmani, Juan Jesus e Olivera sbagliano troppo. E sulle fasce Mazzocchi e Spinazzola non ci sono mai. Le colpe di questa partenza disastrosa sono di tutti, ovviamente anche dello stesso allenatore leccese, che oltre a non aver ancora trasmesso ciò che serve, si è ritrovato anche con una panchina cortissima. Riflessioni vanno fatte sulle assenze di giocatori messi sul mercato, come Folorunsho, Gaetano, Mario Rui e anche Rafa Marín rimasto in panchina. Magari, durante la ricerca di una collocazione avrebbero potuto offrire delle soluzioni in più.

    IL MERCATO - Questa sera pare che Conte abbia messo il mercato al secondo posto. Non perché manchi d'importanza, ma perché il problema è più profondo. Come detto, parte dall'atteggiamento e dalla mancanza della capacità di reagire. Però si arriva lì, ad una rosa che oggi è corta, a Osimhen che è tesserato ma non è disponibile. Tanti calciatori sono andati via, ma di ingressi concreti non se ne vedono. C'è Neres che domani svolgerà le visite mediche, anche se forse ci sarebbe un'altra urgenza. A centrocampo. Gilmour e McTominay i nomi davanti a tutti, solo che ora bisogna accelerare per averceli subito disponibili. Che siano loro oppure altri. L'urgenza c'è. Mercato, problemi vari e atteggiamento: nodi da sciogliere che hanno messo un po' di crisi nel matrimonio tra Conte e il Napoli. Come tutti i rapporti, però, si può arrivare a un punto d'incontro e le soluzioni potrebbero essere dietro l'angolo. Solo il tempo potrà dirlo.

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