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Napoli, con Ancelotti il miglior Insigne di sempre: ecco la punta 'scaccia Sarri'
IL 4-4-2 E LO 'SCACCIA' SARRI - Ieri, all'Olimpico di Torino, abbiamo assistito alla prima epifania da parte del nuovo Napoli: sempre meno improntato sul "sarrismo" per un gioco più verticale e più pratico, in grado di passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1 al 4-4-2, proprio grazie al trasformismo di Insigne, il più duttile e quello con più personalità rispetto ai compagni Mertens, Callejon, Milik e Verdi. Un "trascinatore di atteggiamento" in campo, che sta conoscendo la sua età dell'oro dal punto di vista realizzativo, e che paradossalmente sta 'scacciando' i residui di gioco dell'allenatore che lo ha fatto diventare grande, come spesso accade nei cambi epocali. Un calcio più verticale, una maggior presenza sotto rete, meno fronzoli e maggior capacità di penetrazione: i 4 gol in 5 partite per il napoletano, mai partito così bene in campionato e posizionato molto più vicino alla porta, sono la sintesi perfetta del nuovo Napoli.
INTUIZIONE ALLA ZOLA: ORA SI PRENDA SULLE SPALLE L'ITALIA! - "Gli piace giocare in quella posizione. Così si sacrifica meno in fase difensiva e arriva più fresco sotto porta": questo il commento di Ancelotti, artefice della nuova vita da seconda punta o falso nueve per il 28enne. Grandi apprezzamenti sono arrivati da tutto il mondo del calcio, con Claudio Ranieri che ha applaudito a scena aperta: "Con Insigne spostato da esterno d'attacco a seconda punta mi sembra di rivedere il percorso che rese grande Zola. L'intuizione di Ancelotti è sublime". Se aggiunte alla maturità e alla leadership dettata dall'età, possiamo parlare di un Insigne che può essere finalmente in grado di caricarsi sulle spalle sia il Napoli che la nazionale italiana, troppo bisognosa di un apporto che fino ad ora è stato altalenante e insufficiente dal talento di Frattamaggiore.
@AleDigio89