Napoli: com'era bella la 'zona Mazzarri'...
Bei tempi. Era poco più di un anno fa quando gli azzurri vantavano ben 29 reti negli ultimi 15' in un anno di gestione del tecnico toscano Walter Mazzarri. Tra queste, alcune rimonte last minute sono entrate nella storia, come quella contro il Milan: sotto 2-0 al 90' e poi riacciuffato sul 2-2, e nel 2011, ad esempio, il colpo di Cagliari con gol di Lavezzi in contropiede a tempo scaduto. Si parlava di 'Zona Mazzarri', vale a dire la capacità di andare in gol negli ultimi minuti di assalto finale, e spesso quei gol valevano punti pesantissimi. Ed ora? La zona Mazzarri non esiste più. L'atteggiamento del Napoli nei minuti finali spesso è uguale: assalto all'arma bianca. Ma stavolta qualcosa non funziona. I tentativi di rimonta degli azzurri di questa stagione non hanno mai portato vittorie: nella marea di pareggi (ben sette) e nelle sconfitte mai gli azzurri sono riusciti a vincere il match, come accadeva prima. Anzi, al meglio si è riusciti a limitare i danni.
Sabato 19 novembre, la Lazio costruisce un bunker che il Napoli non riesce a scardinare: finisce 0-0. Il 26 novembre a Bergamo la sola eccezione: pareggio arrivato miracolosamente al 49' con Cavani: ma è solo un'illusione. Nel 3-3 in casa con la Juventus gli azzurri chiudono il match in difesa, rischiando anche di perderla. L'11 dicembre a Novara il Napoli deve ancora inseguire: pareggia poco dopo la mezz'ora e non riesce a trovare il gol vittoria nonostante gli assalti finali. Colo Bologna al San Paolo il 16 gennaio lo stesso copione: l'1-1 viene raggiunto grazie a Cavani, ma l'assalto finale non produce effetti. Quindi non solo la zona Mazzarri si è estinta, ma il Napoli del campionato 2011-2012 si ritrova spesso a rincorrere. Altro che rimonte vincenti. E poi, perché bisogna sempre ridursi ad inseguire? La favola del Napoli che gioca sempre bene sta finendo: ormai tutte le squadre, anche quelle modeste, hanno preso le giuste contromisure. La zona Mazzarri non può più bastare...