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Napoli, Ciciretti è un asso nella manica: il suo arrivo dipende da Verdi e Chiesa
Un colpo definito con largo anticipo, un destino tutto da scrivere per Amato Ciciretti. E' il Napoli ad aver concluso il primo affare del mercato invernale raggiungendo l'accordo con l'esterno offensivo classe '93 del Benevento, un acquisto fatto nelle intenzioni con un occhio al futuro, sia per le condizioni economiche (il giocatore va in scadenza di contratto a giugno 2018) sia per l'attuale composizione della rosa di Sarri. Nel ruolo del calciatore romano ha trovato grandissime difficoltà a farsi largo un giovane di grande talento come Ounas, pagato peraltro ben 10 milioni di euro, che di tutto avrebbe bisogno in questo momento meno che di un ulteriore concorrente rispetto all'insostituibile Callejon.
MONETA DI SCAMBIO? - Dietro queste legittime argomentazioni, si nasconde però la tentazione del ds del Napoli Cristiano Giuntoli di anticipare l'operazione di 5 mesi corrispondendo un conguaglio al Benevento e la valenza di una mossa di questo tipo sarebbe duplice. Favorire l'ambientamento di un calciatore che avrebbe tutto il tempo per entrare nella macchina (quasi) perfetta di Sarri, l'altro quello di poter diventare un prezioso asso nella manica per sviluppare ulteriori fronti seguiti dalla dirigenza azzurra. Per esempio, quello che conduce all'attaccante classe '92 del Bologna Simone Verdi, calciatore che piace da tempi non sospetti al Napoli e per il quale, per la prima volta, arrivano segnali di apertura direttamente dal patron Saputo ("Venderlo a gennaio? Dobbiamo valutare l'offerta e il nostra programma. Sarà difficile ma dobbiamo vedere la nostra realtà). Senza dimenticare il grande sogno del presidente De Laurentiis che risponde al nome di Federico Chiesa della Fiorentina, destinato la prossima estate ad essere uno dei grandi protagonisti del mercato.
MONETA DI SCAMBIO? - Dietro queste legittime argomentazioni, si nasconde però la tentazione del ds del Napoli Cristiano Giuntoli di anticipare l'operazione di 5 mesi corrispondendo un conguaglio al Benevento e la valenza di una mossa di questo tipo sarebbe duplice. Favorire l'ambientamento di un calciatore che avrebbe tutto il tempo per entrare nella macchina (quasi) perfetta di Sarri, l'altro quello di poter diventare un prezioso asso nella manica per sviluppare ulteriori fronti seguiti dalla dirigenza azzurra. Per esempio, quello che conduce all'attaccante classe '92 del Bologna Simone Verdi, calciatore che piace da tempi non sospetti al Napoli e per il quale, per la prima volta, arrivano segnali di apertura direttamente dal patron Saputo ("Venderlo a gennaio? Dobbiamo valutare l'offerta e il nostra programma. Sarà difficile ma dobbiamo vedere la nostra realtà). Senza dimenticare il grande sogno del presidente De Laurentiis che risponde al nome di Federico Chiesa della Fiorentina, destinato la prossima estate ad essere uno dei grandi protagonisti del mercato.