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Napoli, che Jorginho: Milan più lontano
Tutto ciò che è vero oggi domani può essere completamente stravolto dallo scorrere degli eventi. Basti pensare alla situazione a Napoli di Jorginho, giocatore finito ai margini del progetto sotto la guida tecnica di Rafa Benitez e in procinto di essere sacrificato sull'altare del mercato prima dell'arrivo di Maurizio Sarri. L'acquisto su input dell'ex tecnico dell'Empoli del fedelissimo Mirko Valdifiori poteva rappresentare il segnale definitivo da parte del club azzurro di non puntare sul giocatore italo-brasiliano e di recuperare parte dei 9,5 milioni di euro investiti solo un anno e mezzo fa per acquistarlo dal Verona.
COME A VERONA - Il campo ha detto altro, con Valdifiori che al momento non sta riuscendo a confermarsi in una piazza esigente e con molte più pressioni rispetto ad Empoli e che Sarri non si è fatto troppi problemi ad accantonare. Merito di un Jorginho tirato a lucido e nuovamente esaltato dal ritorno al centrocampo a tre, la chiave di volta che gli ha consentito di rendere al meglio anche nei suoi trascorsi di Verona. Le incomprensioni tattiche con Benitez dello scorso anno sembrano lontane anni luce e oggi Napoli è tornata a godersi un giocatore che si ripropone in maniera autorevole anche per la Nazionale di Conte, alla ricerca di qualità e novità in vista dell'Europeo.
RIMPIANTO MILAN - Svaniscono nel contempo anche le voci di mercato, che fino a poche settimane avevano più che sfiorato il regista di Sarri, che aveva seriamente pensato di cercare fortuna altrove per rifiorire. Quattro squadre di Serie A lo hanno cercato, per ammissione del suo stesso procuratore, e tra queste c'era anche il Milan che, prima di ripartire da Montolivo, aveva seriamente valutato l'ipotesi di aggiungere al centrocampo muscolare di Mihajlovic le geometrie di Jorginho. Niente da fare, il ragazzo ha finalmente conquistato Napoli ed è pronto a diventarne un punto fermo recuperando il tempo perduto. Con buona pace di Valdifiori, arrivato come principale punto di riferimento di Sarri ma ben presto inghiottito dalle pressioni di una piazza che non sa aspettare.
COME A VERONA - Il campo ha detto altro, con Valdifiori che al momento non sta riuscendo a confermarsi in una piazza esigente e con molte più pressioni rispetto ad Empoli e che Sarri non si è fatto troppi problemi ad accantonare. Merito di un Jorginho tirato a lucido e nuovamente esaltato dal ritorno al centrocampo a tre, la chiave di volta che gli ha consentito di rendere al meglio anche nei suoi trascorsi di Verona. Le incomprensioni tattiche con Benitez dello scorso anno sembrano lontane anni luce e oggi Napoli è tornata a godersi un giocatore che si ripropone in maniera autorevole anche per la Nazionale di Conte, alla ricerca di qualità e novità in vista dell'Europeo.
RIMPIANTO MILAN - Svaniscono nel contempo anche le voci di mercato, che fino a poche settimane avevano più che sfiorato il regista di Sarri, che aveva seriamente pensato di cercare fortuna altrove per rifiorire. Quattro squadre di Serie A lo hanno cercato, per ammissione del suo stesso procuratore, e tra queste c'era anche il Milan che, prima di ripartire da Montolivo, aveva seriamente valutato l'ipotesi di aggiungere al centrocampo muscolare di Mihajlovic le geometrie di Jorginho. Niente da fare, il ragazzo ha finalmente conquistato Napoli ed è pronto a diventarne un punto fermo recuperando il tempo perduto. Con buona pace di Valdifiori, arrivato come principale punto di riferimento di Sarri ma ben presto inghiottito dalle pressioni di una piazza che non sa aspettare.