Napoli, che figuraccia:| I tifosi rifiutano le magliette
Mazzarri sotto accusa, turnover nel mirino.
Tifosi furiosi: rifiutate le maglie degli azzurri.
Bye bye Europa League? Dura un giro di lancette la resistenza del Napoli. Ora serve un miracolo, vincerle tutte: ma con chi? E soprattutto, ripudiando il turnover, figlio di uno sciagurato summit estivo dove praticamente si decise — forse senza rendersene conto — che delle sfide europee il Napoli se ne sarebbe «disinteressato» insieme a sconfitte, e figuracce, internazionali? Il referto parla chiaro (3-1) e i «panchinari» chiamati alla nomination per un posto da titolare a casa senza gloria, alcuni con le valigie pronte. Inviperiti i circa 160 tifosi partenopei al seguito, che rifiutano a fine partita le maglie che i giocatori vogliono lanciare loro. Segno di un dissenso sulle scelte di Mazzarri. Che spiega: «Il turnover? Scelta giusta, i giovani devono essere aiutati a crescere. E crescono solo giocando».
Respinti e bocciati - La gara si mette in salita subito: Rosati e Fernandez si fanno beffare. Per Donadel la pagella non è diversa: gli è mancato passo, grinta e scaltrezza in una mediana balbettante, e l'anno passato trascorso a curarsi pesa sempre di più. La valigia sembra pronta per Edu Vargas: chissà se al cileno hanno raccontato del suo omonimo (Eduardo) che, a Napoli, scrisse un capolavoro sugli esami che non finiscono mai. Vargas ha bucato anche l'ultimo. Troppo poco i tre gol contro i modesti svedesi dell'Aik, a margine di prestazioni discontinue. Mostrare numeri e tecnica solo in allenamento serve a poco. Mazzarri ha dato via libera a River Plate e Pescara per prenderlo.
Gradazione - Insigne merita un capitolo a parte: brilla con Under e a Pescara, a Napoli ha qualche difficoltà di troppo. Lo deve aiutare la città intera senza chiedergli la luna, invocandolo sempre. Ma per lo scugnizzo, un aiutino è indispensabile: ammesso e non concesso il turnover fosse una scelta progettuale giusta, non si poteva somministrarlo in dosi meno massicce? O graduarlo? Perché resta sempre il sospetto che bocciati o presunti tali siano solo stati gettati allo sbaraglio, senza paracadute.