Un po’ è stato dimenticato il vero leader del Napoli. Quel maledetto infortunio alla gamba destra non gli ha permesso di allenarsi bene per tutto il ritiro e anche dopo. Pepe Reina, però, resta il portiere titolare di una squadra che, a prescindere dall’addio di Higuain, dovrà disputare un grande campionato e soprattutto dovrà ben figurare in Champions League. Partecipando ad una partitella a metà campo si fece male: elongazione del bicipite femorale destro. Un mese di stop per lui: andò a curarsi in Spagna per poi tornare lunedì scorso per la festa dei novant’anni. Adesso è rientrato ed è pienamente recuperato, pronto per il Milan dopo il debutto a Pescara.

Sarri ha trovato in Reina l’uomo spogliatoio, colui il quale, pur non avendo i gradi di capitano, riesce a tenere unito il gruppo e a dare sempre i consigli giusti. Ha talmente tanta esperienza che mette sempre tutti d’accordo. Quest’anno, poi, con l’addio di Higuaìn il suo lavoro dovrà essere ancora più importante. Anche perché il gruppo si sente orfano di colui il quale risolveva tutte le partite segnando gol a raffica. In questa campagna acquisti, poi, sono arrivati molti giovani. Che devono avere, comunque, un punto di riferimento. Pepe dà una carica incredibile a tutti e quindi da questo punto di vista si può stare tranquilli. E che dire del suo rapporto con la città e la gente. Essendo un uomo social non sbaglia mai le parole per caricare l’ambiente. Un ambiente che attualmente è un po’ depresso. Dimenticare il Pipita, passato alla concorrenza, non sarà facile. Ed è proprio che in questi momenti devono uscire fuori i campioni. E Pepe lo è. Spetterà a lui entusiasmare una città triste. Che ogni giorno aspetta di sapere chi De Laurentiis comprerà per l’attacco.