Getty Images
Napoli, Callejon e quell'esultanza 'a testa alta': la storia si ripete. Ma non è solo...
IL TRIDENTE - Proprio su quella rete è arrivata nuovamente un'esultanza per Callejon, questa volta da parte di tutti e tre gli attaccanti del Napoli. Mano sotto il mento e testa alta, altissima, per sottolineare che comunque andrà il futuro dello spagnolo potrà dire di aver dato tutto per il Napoli. E lo ha fatto insieme ai suoi compagni di reparto per tanti anni, Mertens e Insigne, vicini anche in questo momento, vicini anche in quest'esultanza.
IL NAPOLI - Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ieri sera è stato abbastanza chiaro: "Convincere Callejon a restare? La volontà di restare c'è, con Gattuso non ci sono problemi. José sa che questa è casa sua. Deciderà lui cosa fare". È stato ancor più chiaro Gattuso ieri a margine della gara contro il Milan: "Dovete chiedere a De Laurentiis e Giuntoli se Callejon va tenuto. Loro sanno ciò che penso. Va rispettata la politica della società".
LE DUE PARTI - In teoria l'ultima parola spetta a Callejon, ma in pratica non è proprio così. Perché a quanto pare la volontà di vestire ancora la maglia del Napoli c'è tutta, però alle sue condizioni: un contratto biennale. Ma la società oltre un anno non sembra aver intenzione di andare, con una scadenza che sarebbe fissata per giugno 2021. In questo tira e molla c'è bisogno che qualcuno faccia un passo verso l'altro, altrimenti questo potrebbe essere davvero l'ultimo mese di Callejon ai piedi del Vesuvio.