Napoli, Callejon da 'esubero' a pupillo di Sarri
“Via, via, vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi”. Risuonavano idealmente a Dimaro le parole di un classico intramontabile di Paolo Conte, colonna sonora ideale per sancire, con note dolci, le separazione tra il Napoli e ed alcuni dei suoi calciatori, solamente da formalizzare. Gli esuberi in attesa di migliore sistemazione hanno riscoperto l’amore per l’azzurro, riesploso in tutta la sua forza sul terreno di gioco, laddove sono tornati ad essere protagonisti. Nuovi acquisti e vecchi ritorni che per ora hanno messo in secondo piano gli ultimi arrivati che continuano a faticare per imporsi nell’undici titolare.
Il caso più eclatante e sorprendente è quello di Jose Maria Callejon, già con le valige pronte in estate e adesso oggetto delle critiche rivolte a Sarri, reo di averlo lasciato in panchina contro il Carpi. Eppure lo spagnolo, lo scorso anno, veniva bersagliato un giorno sì e l’altro pure per le prestazione ritenute, da buona parte della piazza, non all’altezza. Il nuovo 4-3-3 varato dal tecnico ha fatto “rifiorire” l’ala iberica che dunque ritroverà una maglia importante anche dopo la sosta al San Paolo contro la Fiorentina. I malumori accumulati in estate, legati ad un destino che sembrava già scritto, sono rapidamente scomparsi di fronte alla crescita esponenziale dell’ex Real.