C'è De Laurentiis:| Tagliavento lascia ristorante
A Napoli accade anche questo. Sabato sera, piazza Vittoria nella city più accorsata del by night. Ristorante 'Terrazza Calabritto', tra i più rinomati in circolazione, tavolo prenotato per quattro: è l'arbitro Paolo Tagliavento, con gli assistenti Copelli e Calcagno, oltre al quarto uomo Morganti. Menù, senza lista dei vini, solo acqua naturale, arriva subito un assaggio come entree. Come si legge sul Roma, lo staff del proprietario Vincenzo Politelli riconosce il gruppo di fischietti che il giorno dopo dovrà dirigere il match Napoli-Udinese.
'Tra un po' vedrà arrivare anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis', dice ingenuamente uno dei camerieri. Giusto il tempo di guardarsi negli occhi con i suoi collaboratori e il 39enne arbitro ternano arriva ad una determinazione irrevocabile. 'Scusateci, andiamo via. Ci dica cosa dobbiamo per il disturbo', dice freddamente Tagliavento. Arriva il proprietario, chiede se è successo qualcosa e l'arbitro gli dà spiegazione: 'Non possiamo intrattenerci nello stesso ristorante del presidente di una squadra che andremo ad arbitrare all'indomani'. Neanche dieci minuti dopo arriva De Laurentiis con moglie, figli e qualche amico, per occupare i tre tavoli prenotati. La sera successiva il Napoli ha perso la partita.