Napoli, brividi sulle fasce: per Britos e Maggio sarà vita dura
di crescita, confermato contro il Cesena martedì scorso. E’ netta la differenza fra i due avversari affrontati, che in comune hanno solo i colori sociali. Ma le grandi squadre sono tali grazie alla continuità di risultati, indipendentemente da chi sia l’avversario. Un forte contributo alle ultime due uscite l’hanno dato i terzini, affidabili e precisi come raramente è successo in questa stagione. Maggio ha finalmente ritrovato la sua collocazione in campo e sembra ormai aver assimilato i tempi e i movimenti che richiede la difesa a quattro. Come evidenzia il Roma, così come Britos, scelto da Benitez (anche per necessità) a sostituire Ghoulam, partito con la sua Algeria per la Coppa d’Africa. E’ questo uno dei motivi che quest’estate hanno convinto l’allenatore a trattenere l’uruguaiano, probabile partente nella scorsa sessione di mercato.
I problemi al ginocchio per Zuniga riducono ancora di più il raggio di alternativa del tecnico spagnolo, che ha anche rischiato Britos contro il Cesena: il difensore, infatti, era diffidato e un’ammonizione avrebbe provocato non pochi problemi alla squadra. La Juventus si affida alla solita coppia Evra- Lichtsteiner. Allegri probabilmente avrebbe preferito Asamoah, ma il ghanese sta recuperando da un infortunio che lo terrà fuori ancora un paio di mesi. Gli undici scelti dal tecnico bianconero dovrebbero essere gli stessi che hanno affrontato il Napoli in Supercoppa. Il problema della Juventus, infatti, non è nemmeno troppo da ricercare nei singoli. La rosa è di alto livello ed è anche per questo che la squadra riesce ad imporsi con continuità in Italia. Piuttosto, il problema sembra di mentalità. Manca, infatti, quella cattiveria necessaria per chiudere il risultato.