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Napoli, Benitez va via sorridendo ma lascia macerie
BRUTTA FINE - Cappotto interno contro la Lazio, dopo che la chance di agganciare la Champions era arrivata per il regalo della Roma che aveva sconfitto proprio la Lazio nel derby lunedì scorso. Il Napoli non ha saputo approfittare neanche dei regali. Non solo non ha vinto, ma non ha neanche pareggiato. Altra goleada incassata e un Benitez che lascia Napoli nei guai: lui andrà a giocarsi la Champions League con il Real Madrid, mentre gli azzurri perderanno prestigio e tanti soldi anche a causa della sua “mano” a dir poco inutile se non dannosa. Peccato perché la squadra dello scorso anno aveva espresso un bel calcio nonostante l’integralismo tattico e un generale scadimento del gioco durante il finale di stagione. Ma in questa annata il tracollo è stato netto. Poco contano le belle parentesi della vittoria interna contro la Roma lo scorso autunno, del successo contro la Juventus in finale di Supercoppa e del doppio confronto di Europa League col Wolfsburg. Benitez dopo le chiacchiere di giovedì e il silenzio di domenica sera è andato via dicendosi emozionato per l'avventura di Madrid.
FUTURO DIETRO L'ANGOLO - Poteva risparmiarsi questa uscita, rimandando i discorsi sul Real al suo approdo in Spagna. Fallisce il patto Champions fatto da De Laurentiis e dalla squadra dopo il ritiro imposto dalla proprietà. A Benitez il “premio” del Real Madrid, che lo aspetta già oggi per sistemare gli ultimi dettagli e per la presentazione che potrebbe esserci tra domani e mercoledì. Poteva dimostrarsi dispiaciuto, anche in segno di rispetto dei tifosi del Napoli che sono sconvolti. E per il Napoli da oggi comincerà un’altra storia: 135 milioni spesi in questo biennio per non arrivare a nulla di concreto se non due trofei che pur importanti non aiutano a sistemare i conti della società (bilancio chiuso in rosso con un negativo di 20 milioni di euro) e anche il mercato ne risentirà. Bisogna ripartire probabilmente rinunciando a qualche giocatore e ritrovando un allenatore in grado di dimostrare polso e dare carattere e anima alla squadra. Sì, anche quella di Mazzarri, che tutto sommato si può pure rimpiangere, visto che Supercoppa a parte (ma ci fu lo scippo di Pechino) non ha fatto peggio di Benitez.