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    Napoli, Benitez in trappola: perché approvò certi acquisti?

    Napoli, Benitez in trappola: perché approvò certi acquisti?

    • Giovanni Scotto
    Il problema del Napoli non è tanto il manico, quanto la sostanza. Rafa Benitez ha un progetto tattico credibile e che porterà avanti. Non si può discutere l'allenatore spagnolo: troppo alto il divario tra ciò che ha ottenuto nella sua carriera e la realtà napoletana, vincitrice di trofei esculsivamente nella parentesi di Maradona e col sussulto di Mazzarri in Coppa Italia. Massima fiducia nell'allenatore spagnolo allora, ma purché non diventi aziendalista.

    Benitez ha preteso e ottenuto di avere Higuain al posto di Cavani e Reina per De Sanctis. Per aiutare l'ex attccante del Real Madrid a far gol è arrivato Callejon, altro suo giocatore. Bene l'acquisto di Mertens, e tutto sommato anche Jorginho a gennaio. Non si ccomprende però perché l'allenatore azzurro abbia avallato l'acquisto di giocatori quali Zapata, definito acerbo dallo stesso Bigon. Una squadra ambiziosa non può passare da Higuain a Zapata, perché la differenza tra i due è troppa. Passi l'acquisto di Albiol, un difensore discreto, ma Benitez doveva insistere per ottenere a gennaio anche un attaccante: era l'unico innesto che sarebbe servito, oltre a Jorginho.

    A gennaio, oltre l'ex Verona, sono arrivati altri due giocatori che di certo non fanno fare il salto di qualità: Ghoulam ed Henrique. Possibile che li abbia voluti Benitez? Difficile, più probabile pensare che Rafa abbia adottato un giusto compromesso tra pretese e disposizioni della società. Però questo mercato discutibile sta danneggiando il Napoli, che soffre la mancanza di giocatori all'altezza in ogni occasione e anche di mancanza di personalità in alcuni interpreti. Basterà prendere Mascherano in estate? Forse no. Benitez deve farsi sentire. De Laurentiis è avvisato.

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