Ruggero Malagnini, agente di Paolo Cannavaro, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Goal in onda su Radio Kiss Kiss Napoli. "Probabilmente le notizie riguardo la sentenza che leggiamo sui principali giornali nazionali siano state divulgate da qualche componente della Commissione Disciplinare, e questo è un fatto gravissimo. Vi posso dire che questa è una sentenza fatta come si dice in gergo "sulla botte", cioè una sentenza ridicola. Come si può condannare Cannavaro e Grava sulle parole di Gianello che si contraddice ben 4 volte, cambiando versione addirittura dopo la chiusura del processo. Addirittura potremmo trovarci davanti ad un assurdo giuridico con la condanna a Cannavaro e Grava per l'omessa denuncia da parte della giustizia sportiva e allo stesso tempo la condanna di diffamazione a Gianello da parte della giustizia ordinaria. La cosa più vergognosa è la mancata partecipazione di Quagliarella al processo. Voglio ricordare che Palazzi ha detto che le dichiarazioni di Gianello trovano riscontro esterno con le dichiarazione del poliziotto, che a sua volta ha detto che il primo calciatore avvicinato dall'ex portiere azzurro è stato proprio Quagliarella, perchè elemento principale per la riuscita del piano, visto che ai tempi Quagliarella aveva un premio a contratto per ogni gol realizzato dopo il decimo e quindi secondo Gianello era il primo da fermare".