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    Napoli, Andujar: da dimenticato a numero uno

    Napoli, Andujar: da dimenticato a numero uno

    • G.S.
    Il brusio si trasforma in applauso, la perplessità in convinzione ferrea: una notte, che notte per Mariano Andujar. Titolare e subito protagonista in coppa Italia. Presente, dal primo al centoventesimo inoltrato, senza sbavature, con la sicurezza di chi sa il fatto suo. Ha colto l’occasione, l’ha sfruttata appieno e da oggi Rafael si accorgerà di avere alle sue spalle un portiere preparato, in grado di concorrere per una maglia, non solo per la coppa nazionale. Si è preso la sua rivincita, lavorando il silenzio, aspettando il suo turno, senza un minimo accenno polemico, nonostante le difficoltà del suo collega di reparto. Si parlava invero di problemi di natura fisica ma il ragazzo ammirato due sere fa non ha palesato nessun problema di sorta.

    Un dodicesimo affidabile e forse qualcosa in più. Gli anni trascorsi a Catania, d’altronde, non mentono. Eccezion fatta per l’ultima stagione, negativa per tutti, estremo difensore compreso. Ma non si arriva in nazionale per caso, non si partecipa ad una finale di coppa del Mondo (seppur in panchina) se non si hanno determinate qualità, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello mentale. La forza di Andujar che anche in questa circostanza ha saputo attendere il suo momenti, si è messo in fila, prima di sfoderare tutti i numeri del suo repertorio. Bene nelle uscite alte, mai ancorato sulla linea di porta e quindi pronto a dare supporto alla linea difensiva. In una sola parola presente, partecipe, con enormi benefici per coloro che gli hanno gravitato intorno. Con l'Inter è stato il protagonista di una gara molto positiva.

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