Napoli, Andujar a furor di popolo può essere la svolta
G.S.
Titolare per una notte, a furor di popolo. Positivi i riscontri, buone le sensazioni. A Trebisonda, nel Napoli straripante e a tratti incontenibile, si è fatto largo Andujar: due interventi decisivi e tanta sicurezza trasmessa al reparto. Col Sassuolo il debutto positivo in campionato: anche con una parata spettacolare. Cercava conferme il tecnico che ora si, può davvero dire di avere alternative valide, anche tra i pali. L’argentino ha fatto affidamento a tutta la sua esperienza, si è fatto trovare pronto al momento opportuno, senza soffrire il peso delle responsabilità. La sua stagione, seppur da comprimario, può considerarsi fino ad oggi positiva: quattro presenze e due sole reti al passivo. Numeri positivi, determinati dall’atteggiamento del ragazzo che da buon professionista ha continuato a lavorare sodo, anche quando i varchi sembravano irrimediabilmente chiusi. Risiede qui il segreto del ‘dodicesimo’: sfruttare ogni occasione, dare il massimo in quei novanta minuti, prima di tornare in panchina, per fare da chioccia al più giovane collega. Un doppio ruolo delicato, dal punto di vista tecnico e psicologico. Da qui l’ex catanese è partito, per farsi apprezzare prima dai compagni di squadra e poi da tifosi che adesso lo osannano e che si aspettano vederlo in campo sempre e non solo in coppa. Per ora, la scalata, è partita dalla coppa Italia ed è arrivata fino alla coppa Uefa, disputata inizialmente dal collega brasiliano e poi affidati ai guantoni dell’altro sudamericano. Prima a Bratislava a poi in Turchia e poi chissà dove. Oltre il campionato (una presenza) quattro volte in campo, se si aggiungono le gare disputate in tim cup contro Udinese e Inter e porta inviolata in tre circostanze. Una sorta di amuleto, venerato dalla piazza, in preda ad un’onda emozionale, giustificata però da dati incontrovertibili. Prestazioni e numeri, infatti, sono dalla sua parte, in attesa dell’esordio in campionato.