Ancelotti: 'Cavani? Voci, ho giocatori fantastici. Non ho chiesto top player'
SU CAVANI - "Sono voci che nascono in ogni mercato, poi ci si prepara a quello di gennaio. Ma io ho dei giocatori fantastici e ho la fortuna di allenarli, perciò i giocatori delle altre squadre non mi interessano".
SUL PARCO ATTACCANTI - "Non ho ancora visto Mertens, ma in generale tutta la rosa che ho a disposizione è di qualità, competitiva, giovane, volitiva, con grande qualità fisica. Le impressioni sono state confermate in questo ritiro. Vicini alla Juve? Non so, noi abbiamo la rosa al completo, loro non ancora. E' difficile fare paragoni e non mi interessa farli, sono focalizzato sulla mia squadra, che mi piace molto".
SUI RUOLI SCOPERTI - "Ci sono situazioni che stiamo valutando con la società, poi decideremo. Non abbiamo emergenza, la squadra è ben fatta e il mercato chiude il 17 agosto, ci sarà qualche movimento da fare e, nel caso, lo faremo con molta calma e serenità".
SUL RAPPORTO CON DE LAURENTIIS - "Non abbiamo mai discusso. Intorno alla mia figura ci sono grandi aspettative, questo è normale, ma devo dire che ho trovato un grande ambiente, non solo per quello che riguarda i giocatori ma per tutti quelli che lavorano per il Napoli. Sono persone capaci, si lavora molto bene. Fino ad ora mi sono divertito e quando mi diverto sono anche pericoloso. E' un piacere lavorare con lui, si parla poco di calcio ma di tante cose. Ha grande cultura, uno dei miei hobby è il cinema e parlarne con lui è una bella esperienza. L'ambiente è sereno, motivato, che ha voglia di crescere. Ho letto che sarei venuto a Napoli per richiedere giocatori top, invece sono qui perché mi piace il progetto e voglio aiutare a farlo crescere nei prossimi anni".
SU CALLEJON - "Lo vedo bene, sta facendo bene, sono molto contento di lui, gli ho dato una soluzione in più: è un esterno fantastico, attacca benissimo la profondità. Agli esterni chiedo qualche volta di entrare ma non voglio cambiare ruolo ad uno che è tra i migliori lì. Gli ho dato una soluzione in più che sta facendo, ma senza alterare le sue caratteristiche".
SU INGLESE - "Può far molto bene, è un ragazzo umile, modesto, lavoratore, nutriamo grande fiducia in lui. Lo scorso anno ha fatto molto bene, per lui vale il discorso di tutti: c'è concorrenza, si dovrà giocare il posto con gli altri".
SU ALLAN TERZINO - "In questo periodo l'abbiamo fatto perché erano amichevoli e non avevamo giocatori a disposizione. Allan è disponibile a farlo ma non è un'idea che ho. L'unico giocatore che ha cambiato posizione è Hamsik che mi sta dando molte soddisfazioni, così come Insigne centravanti, ma lui deve stare nel posto dove sa giocare".
SUL RITORNO IN ITALIA - "Molto, soprattutto per la lingua, è un sollievo parlare in italiano con giocatori e staff. L'esperienza all'estero è stata positiva, non la rimpiango, ma con la lingua straniera non riesci a mostrare le tue emozioni, con la tua lingua sì e tante volte è più importante mostrare un'emozione che una questione tattica".
SUI SINGOLI - "Maksimovic? Sono soddisfatto, è un difensore elastico, veloce, può giocare sia centro desta che centro sinistra. Mertens? Arriva il sei e credo possa fare 45' l'amichevole dell'undici. Lui è attaccante, può giocare in tutti i ruoli. Hamsik regista? Sembra abbia giocato sempre lì, ci può dare qualità e ampiezza, cambi di gioco, verticalizzazione, e Diawara è su quella linea lì con freschezza, ottima posizione in fase difensiva e nella qualità del gioco è abituato a giocare corto ma sta velocemente imparando a giocare lungo. Rog? Ha strapotere fisico e quindi sarà utilizzato in quella posizione, la fortuna è che abbiamo 6 centrocampisti più Grassi, che conoscevo poco e mi ha sorpreso in positivo. Abbiamo giocatori di corsa, qualità, aggressivi, abbiamo un reparto molto vario e sfrutterò al massimo tutte le qualità".
SU MILIK - "L'ho visto bene, sta lavorando, non ha problemi. Se lo valutiamo oggi ha un difetto di condizione rispetto a chi ha cominciato prima la preparazione, ma non ha problemi fisici, è motivato, si allena bene. Non so quanti gol farà e non mi interessa, mi interessa segni il Napoli. E poi, oltre ad essere goleador, Milik maneggia bene la palla, la protegge bene, sarà utile anche in fase di costruzione".
SULLA CONTESTAZIONE A DELA - "Mi sorprendono un po' le contestazioni, questa è una società che negli ultimi dodici anni ha fatto passi da gigante e li ha fatti grazie al presidente, capace di costruire una società di gente capace con giocatori bravi e giovani senza spendere follie e questo gli va riconosciuto, è un dato oggettivo. Non soggettivo".