Napoli, (altro) ritorno da ex per Bigon: il ds amato e discusso
Due anni lontano, guardando a distanza una squadra che ha contribuito anche lui, in modo significativo a plasmare. Tante trattative insieme, per fare grande il Napoli, che prima di lui suo padre in panchina contribuì a fare grande: con Alberto allenatore, gli azzurri centrarono il loro secondo scudetto, nel 1990. Tra i molti ricordi del passato, c’è anche un pizzico di nostalgia, per Riccardo Bigon. Anche stavolta, dunque, torna da avversario. Nello scorso campionato, era il direttore sportivo dell’Hellas Verona, ora ricopre lo stesso incarico al Bologna, che è atteso domani al San Paolo per la quarta giornata di campionato. Sei anni però non si cancellano, anche se nell’immaginario comune non sempre si associa il suo nome a dei veri e propri affari che il Napoli ha compiuto in questo periodo.
Come si legge sul “Roma”, tutti colpi conclusi a ottime cifre, che hanno o potranno garantire delle plusvalenze importantissime, al Napoli, com’è stato per il Pipita e come poteva essere per Koulibaly, nel caso in cui De Laurentiis avesse accettato l’offerta più che allettante che Chelsea ed Everton avevano avanzato. Ottimi acquisti, allora, che hanno saputo mettere in secondo piano errori di selezione. Resta, perciò, tanta gratitudine. Sensazioni che erano arrivate già dal saluto del presidente: “Riccardo vuole tornare più vicino alla sua famiglia”. Come dire “fosse per me, lo terrei ancora”. Chissà quanto c’era di vero, magari era solo un bell’espediente e niente più. Ma i motivi di credere che quelle parole fossero sincere, ci sono tutti.