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  • Napoli al Plebiscito:| Il Comune 'Ok, ma chi paga?'

    Napoli al Plebiscito:| Il Comune 'Ok, ma chi paga?'

     

     
     
    Non è ancora detto. Non è certo che sabato sera ci sarà la grande festa di presentazione del Napoli in piazza del Plebiscito. Sussurri e grida si sono rincorsi per tutta la giornata di ieri. Ed è stata l'assessore allo sport Giuseppina Tommasielli a sgomberare il campo dagli equivoci. «Abbiamo preso atto dell'annuncio del presidente De Laurentiis. E ad horas ci siamo attivati per dare il via ad una fase interlocutoria. Insomma — spiega — c'è una trattativa in corso, ma non un impegno definitivo o un sì da parte nostra». In pratica, il patron del Napoli ha dato per scontato di poter ottenere «piazza grande» senza troppe formalità. E, praticamente, a costo zero come sottolinea la Tommasielli. «Ciascuno deve fare la propria parte. Da un punto di vista organizzativo, ma anche economico. Il Comune può concedere la piazza — dice —. E non molto di più. Ma occorre essere logici e considerare che il Napoli dave far fronte alle spese che gli competono».
     
    I COSTI - Una serie di costi vivi che, forse, il presidente De Laurentiis non aveva considerato. Il Comune, del resto, non è in condizioni di fare elargizioni. «Fa piacere avere il Napoli in piazza. Ma non basta questo. Siamo in difficoltà — spiega la Tommasielli — dal punto di vista economico. E nella nostra situazione è impossibile non chiederci, e non aspettarci che ci venga chiesto, ''è opportuno spendere questi soldi?''. Insomma il calcio Napoli deve chiarire alcuni aspetti organizzativi e altri legati alle spese dell'evento». Un evento che De Laurentiis ha presentato a Barcellona e che prevederebbe, alle 21, l'arrivo di tutta la squadra in piazza su un palco allestito davanti al colonnato di San Francesco di Paola. Il calcio, ma anche il potere spirituale e quello temporale: all'evento è prevista la partecipazione del cardinale Crescenzio Sepe e del sindaco Luigi de Magistris, che già per il passato non hanno fatto mancare il proprio sostegno e la propria simpatia agli azzurri.
     
    L'OSPITE TOP SECRET - Poi, a seguire, uno show. Ancora top secret il nome di un artista che potrebbe «riscaldare» le decine di migliaia di tifosi attesi. Certamente un napoletano della scuderia cinematografica del presidente. Ma la vera incognita a questo punto resta la location che, a dispetto del dettagliato programma fornito da De Laurentiis, è tutt'altro che certa. Potrebbe esserci un piano B, che prevede l'utilizzazione dello stadio San Paolo. Dove far pagare magari un ingresso simbolico, uno o due euro. Tanto per regolamentare gli ingressi e, soprattutto, per ammortizzare le spese. Un occhio allo show, uno ai bilanci, uno al calcio. E se l'affare del Plebiscito dovesse effettivamente sfumare il presidente potrà sempre dire che ci ha rinunciato per scaramanzia. La piazza fu teatro della presentazione della squadra di Toto Naldi nel 2003. Un anno nerissimo, che si concluse peraltro con il fallimento della società.

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