Insigne e Gabbiadini: i due volti tristi di un Napoli che ha più luci che ombre
Le risposte che il Napoli ha dato con il precampionato (31 gol fatti, appena uno subito) lasciano sensazioni più che positive. Sarà anche calcio d’agosto ma la macchina di Sarri, pur avendo perso il suo pilota principe, viaggia che è un piacere: meccanismi perfetti, grande intesa in campo e inserimento rapido dei nuovi acquisti, subito in grande evidenza.
LE LUCI - Benissimo Milik, così come Zielinski, in attesa di Giaccherini e Tonelli, ancora fermi ai box. Risposte confortanti, già anticipate dall’ottimo lavoro svolto dal gruppo a Dimaro, nonostante le distrazioni legate al mercato e alla partenza di Higuaìn, assorbita senza colpo ferire da una squadra matura e consapevole delle sue potenzialità. Il fastidioso vociare dei procuratori, alimentato anche da una società farraginosa nelle sue strategie, ha coinvolto numerosi elementi a disposizione dell’allenatore, con esempi ed esiti diversi. Su tutti Koulibaly, ancora oggi al centro di diverse indiscrezioni di mercato eppure impeccabile in Trentino e nelle amichevoli successivamente disputate. Mai una sbavatura, atteggiamento sempre positivo, a fare da contraltare alle dichiarazioni al vetriolo del suo procuratore che più di una volta, senza giri di parole, ha minacciato l’addio. Noie che non hanno intaccato affatto il rendimento del centrale franco-senegalese, sempre sul pezzo e mai distratto dalle avances del Chelsea di Conte, pronto a fare carte false pur di portarlo in Inghilterra. Agli antipodi Hamsik, fresco di sontuoso rinnovo contrattuale e oramai indissolubilmente legato alla causa partenopea.
LE OMBRE - Il capitano ha incantato durante il precampionato, sfornando assist a ripetizione e dando dimostrazione di poter essere ancora fondamentale per la causa azzurra. Gli arrivi di Zielinski (e Rog?) gli metteranno quel pizzico di pressione di cui ha bisogno per poter esprimersi al massimo. Bene Callejon, l’equilibratore di una squadra a trazione anteriore, paradossalmente ancor più offensiva dopo l’addio di Higuaìn. L’arrivo di mezzali tecniche svela le volontà di Sarri, pronto a redistribuire le reti del Pipita, coinvolgendo maggiormente i centrocampisti in zona gol. Doppio lavoro per lo spagnolo, chiamato a ritrovare con costanza la via della rete, senza perdere d’occhio rientri e coperture. In affanno Jorginho e Ghoulam, bene Mertens, oramai napoletano d’azione. Lo “scavetto” di Berlino riapre di fatto l’atavico ballottaggio con l’imbronciato Insigne, alle prese con la grana del rinnovo contrattuale. Pochi sorrisi per Lorenzinho, così come per Gabbiadini, bomber triste in attesa di giudizio.