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Napoli, a Meret il part-time inizia a stare stretto: il ruolo di Spalletti nel rinnovo
Non è una questione di soldi, bensì di progetto e di prospettive. Non tanto o non soltanto legate alle possibilità della squadra di vincere trofei, quanto di garanzie di impiego e di centralità nelle dinamiche del club. Alex Meret è ad un bivio della sua avventura al Napoli e quindi della propria carriera, come ha lasciato intendere anche il suo procuratore Federico Pastorello.
PROBLEMA CONCORRENZA - "Non è questione di titolarità, ma di un progetto sportivo che possa andare bene ad Alex. Siamo in contatto quotidiano con il Napoli e Giuntoli, c'è un dialogo molto sereno. Questa dualità (con Ospina, ndr) non aiuta, oggi il tecnico ha a disposizione due portieri molto forti, però è normale che nella nostra posizione per un rinnovo dobbiamo valutare le prospettive", ha dichiarato l'agente del portiere azzurro in merito all'ipotesi di rinnovo del contratto in scadenza nel 2023. La concorrenza con Ospina non è più un fatto circoscritto alle gestioni di Ancelotti e Gattuso, visto che anche Spalletti non ha optato in maniera decisa su un portiere: complici i problemi fisici del numero uno friulano, Meret ha disputato appena due gare in campionato e una in Europa League, finendo per concedere più occasioni all'estremo difensore colombiano.
IL FUTURO DI OSPINA - Un giocatore affidabile, esperto e che nello spogliatoio gode di una certa considerazione, come conferma anche il ruolo all'interno della propria nazionale. Il cui contratto col Napoli scade tuttavia nella prossima estate e che sarà oggetto di inevitabili valutazioni legate alla carta d'identità di Ospina, che lo scorso agosto ha compiuto 33 anni. Anche su questi aspetti Meret e Pastorello hanno intenzione di ragionare, per poi affrontare le discussioni relative ad un eventuale adeguamento al rialzo di un ingaggio che oggi si aggira sul milione di euro netto: una cifra tra le più basse dell'intero organico. Ma, come si è detto, non è più o non è soltanto una mera valutazione economica: il Napoli crede in Meret ed è convinto ad affidargli la responsabilità di una titolarità indiscussa anche per gli anni a venire?
PROBLEMA CONCORRENZA - "Non è questione di titolarità, ma di un progetto sportivo che possa andare bene ad Alex. Siamo in contatto quotidiano con il Napoli e Giuntoli, c'è un dialogo molto sereno. Questa dualità (con Ospina, ndr) non aiuta, oggi il tecnico ha a disposizione due portieri molto forti, però è normale che nella nostra posizione per un rinnovo dobbiamo valutare le prospettive", ha dichiarato l'agente del portiere azzurro in merito all'ipotesi di rinnovo del contratto in scadenza nel 2023. La concorrenza con Ospina non è più un fatto circoscritto alle gestioni di Ancelotti e Gattuso, visto che anche Spalletti non ha optato in maniera decisa su un portiere: complici i problemi fisici del numero uno friulano, Meret ha disputato appena due gare in campionato e una in Europa League, finendo per concedere più occasioni all'estremo difensore colombiano.
IL FUTURO DI OSPINA - Un giocatore affidabile, esperto e che nello spogliatoio gode di una certa considerazione, come conferma anche il ruolo all'interno della propria nazionale. Il cui contratto col Napoli scade tuttavia nella prossima estate e che sarà oggetto di inevitabili valutazioni legate alla carta d'identità di Ospina, che lo scorso agosto ha compiuto 33 anni. Anche su questi aspetti Meret e Pastorello hanno intenzione di ragionare, per poi affrontare le discussioni relative ad un eventuale adeguamento al rialzo di un ingaggio che oggi si aggira sul milione di euro netto: una cifra tra le più basse dell'intero organico. Ma, come si è detto, non è più o non è soltanto una mera valutazione economica: il Napoli crede in Meret ed è convinto ad affidargli la responsabilità di una titolarità indiscussa anche per gli anni a venire?