AFP via Getty Images
Tolosa-Nantes: 6 giocatori dicono no alla maglia contro l'omofobia, esclusi. E la partita slitta per un allarme bomba
E' un Tolosa-Nantes ad altissima tensione quello che andrà in scena questo pomeriggio per la 35esima giornata di Ligue 1. La riedizione della recente finale di Coppa di Francia, stravinta dai viola di Montanier per 5-1 lo scorso 29 aprile, non c'entra nulla perchè oggi ci sono in palio punti pesantissimi nella corsa salvezza dei canarini, precipitati al quartultimo posto dopo l'ultima pesante sconfitta contro lo Strasburgo costata il posto all'allenatore Kombouaré. E a scaldare il clima attorno alla squadra affidata alla coppia Aristouy-Vizcarrondo le notizie che arrivano dallo stadio di Tolosa, dove il rinvenimento di un pacco sospetto nel settore dei tifosi del Nantes ha comportato lo slittamento di un'ora e mezza del calcio di inizio per l'intervento degli artificieri. Così l'avvio del match è slittato dalle 15 alle 16.30.
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CASO OMOFOBIA - Ma c'è di più. Questo fine settimana la Ligue 1 ha deciso di sensibilizzare l'opinione pubblica e tutti gli appassionati sul delicato tema della lotta all'omofobia, coi club del campionato francese che hanno colorato di arcobaleno i numeri apposti sulle magliette dei calciatori come segno di solidarietà verso questa importante causa. Una scelta che ha creato più di qualche imbarazzo e turbolenza negli spogliatoi del Tolosa e Nantes, dove i calciatori Diarra, Aboukhlal, Chaïbi, Logan Costa e Hamulic si sono rifiutati di sposare l'iniziativa e sono stati esclusi dalla lista dei convocati. Dopo di loro è stato il turno dell'attaccante egiziano del Nantes Mostafa Mohamed, escluso dall'undici di partenza contro il Tolosa per la medesima ragione. Una decisione arrivata soltanto trenta minuti prima di lasciare il ritiro, dove l'ex giocatore del Galatasaray è rimasto mentre il resto della squadra partiva per disputare la partita.
RISSA SFIORATA - E che la tensione all'interno del club sia ai massimi livello lo rivela anche il retroscena portato a galla da L'Equipe, che riferisce di un violento alterco tra il direttore generale Franck Kita e l'agente Mogi Bayat, considerato persona molto influente all'interno della società - quasi un direttore sportivo in pectore - quando quest'ultimo ha provato ad accedere negli spogliatoi dello stadio di Tolosa. Al rifiuto opposto da Kita, si è acceso un principio di rissa tra i due che ha richiesto l'intervento del presidente del Nantes Waldemar Kita.
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CASO OMOFOBIA - Ma c'è di più. Questo fine settimana la Ligue 1 ha deciso di sensibilizzare l'opinione pubblica e tutti gli appassionati sul delicato tema della lotta all'omofobia, coi club del campionato francese che hanno colorato di arcobaleno i numeri apposti sulle magliette dei calciatori come segno di solidarietà verso questa importante causa. Una scelta che ha creato più di qualche imbarazzo e turbolenza negli spogliatoi del Tolosa e Nantes, dove i calciatori Diarra, Aboukhlal, Chaïbi, Logan Costa e Hamulic si sono rifiutati di sposare l'iniziativa e sono stati esclusi dalla lista dei convocati. Dopo di loro è stato il turno dell'attaccante egiziano del Nantes Mostafa Mohamed, escluso dall'undici di partenza contro il Tolosa per la medesima ragione. Una decisione arrivata soltanto trenta minuti prima di lasciare il ritiro, dove l'ex giocatore del Galatasaray è rimasto mentre il resto della squadra partiva per disputare la partita.
RISSA SFIORATA - E che la tensione all'interno del club sia ai massimi livello lo rivela anche il retroscena portato a galla da L'Equipe, che riferisce di un violento alterco tra il direttore generale Franck Kita e l'agente Mogi Bayat, considerato persona molto influente all'interno della società - quasi un direttore sportivo in pectore - quando quest'ultimo ha provato ad accedere negli spogliatoi dello stadio di Tolosa. Al rifiuto opposto da Kita, si è acceso un principio di rissa tra i due che ha richiesto l'intervento del presidente del Nantes Waldemar Kita.
