Nainggolan: 'Quando mi sento preso per il culo difficilmente accetto una persona. Conte chiaro con me, però...'
Radja Nainggolan, centrocampista dell'Inter, in prestito al Cagliari nell'ultima, parla a Sky Sport, tornando sulle sue stagioni in nerazzurro: "Quando mi sento preso per il culo è difficile che poi accetto una persona. Quando l'Inter decide di darmi via, mi sono state dette le cose come stavano. Mi sono giocato le mie possibilità e non le ho avute, lui non mi ha mai detto che sarei stato un titolare, non mi ha mai spiegato quale sarebbe stato il mio ruolo ma mi ha detto che dovevo allenarmi per farmi trovare pronto. Poi è discutibile il fatto che non ho mai avuto 40 minuti di tempo per mettermi in gioco; io, come ho spiegato anche a lui, non sono mai stato uno che ha giocato con la concorrenza. Sono sempre stato un titolare e non so cosa voglia dire iniziare da ultimo per andare avanti. Magari sono più un giocatore da partita che da allenamento. Comunque lo rivedo, lo saluto perché con me sono sempre state messe le cose in chiaro. In Nazionale, invece, non mi è mai stato spiegato il motivo del mio accantonamento. Vedermi titolare e non portarmi nei 23 mi sembra una follia". IL FUTURO - "Ancora non so, si sta lavorando. Potrei rimanere a Cagliari ma ci sono tante cose da limare ancora. Però ho fatto sei anni e mezzo qui, in Sardegna si vive benissimo. E' un'isola, non sta come tutte le città grandi ma migliorano e la vita qui è molto qualitativa. Non è come il Belgio, ma mi sento a casa. A Roma son stato bene, a Milano sono stato bene sul piano extra-calcistico, però qui c'è una pace che in pochi posti si può trovare. Cerco sempre di dare il massimo di me stesso, anche se non so dove sarà il mio futuro. Se sarà a Cagliari darò il massimo per il Cagliari, se sarà all'Inter visto che sono ancora un giocatore dell'Inter mi giocherò le mie chance".