Mr. Li, figuracce mondiali: solo gli americani possono salvare il Milan
Cristiano Ruiu
IL SOCIO! È questo il titolo dell'ultima puntata della telenovela più amata degli ultimi anni dagli appassionati di calcio di tutto il mondo, il Milan. Avessimo registrato tutti le vicissitudini passate dall'arrivo di Yonghong Li avremmo probabilmente creato la serie definitiva per Netflix, con ricavi che avrebbero fatto invidia ai famigerati sponsor cinesi mai arrivati. Siamo passati dal grande entusiasmo iniziale, al futuro addio di Yonghong Li passando attraverso aumenti di capitale e figuracce in tutto il globo (dentro e fuori dal campo). Il tutto raccontato da attori non protagonisti come una parte della stampa compiacente, che ci spiegava come fosse tutto NORMALE per un "collettore di capitali" imbrigliato dall'intransigente stato cinese. Oggi, per fortuna, ci stiamo forse avvicinando al gran finale, grazie anche all'ennesimo colpo di scena nella vicenda; ovvero l'uscita dell'attore protagonista attraverso l'ingresso di un socio, ovviamente e rigorosamente MISTERIOSO, per non tradire il fil rouge della saga. Inutile giudicare a priori possibili nuovi personaggi che sono stati ipotizzati nelle ultime settimane, anche se alcuni davvero suggestivi per motivi diversi. Mi riferisco al principe malese Tunku Ismail Idris, uno che aveva già annunciato di tifare Milan, ma di non avere i soldi per acquistarlo. Il degno erede di Yonghong Li. Come dimenticare anche un personaggio che ci avrebbe regalato grandi soddisfazioni, Preziosi, di cui il solo nome avrebbe fatto paventare fantasmi del passato rinnegati dai tifosi. La speranza è che la pista concreta sia quella americana. Imprenditori veri, solidi e già abituati a fare sport. Loro sarebbero gli unici in grado di portare a questo colossal l'auspicato 'happy ending'.