Mr. 80 milioni Havertz e l'antidivo Kanté: i due volti del Chelsea campione d'Europa
'OTTANTA MILIONI PER UN FLOP' - Ventidue anni da compiere tra poco più di dieci giorni e decisivo in una finale di Champions, non poteva scegliere partita e momento migliore per realizzare il suo primo gol nella competizione. Lui, Havertz, il ragazzo che nel 2017 aveva rinunciato al ritorno degli ottavi di Champions tra Bayer Leverkusen e Atletico Madrid per non saltare un esame importantissimo per il suo diploma. Lui, l'acquisto più costoso dell'anno con quegli 80 milioni di euro investiti da Abramovič in una campagna da 250 milioni complessivi. Lui, il colpo più criticato. Colpa di un adattamento a Londra andato a rilento e un rendimento altalenante, tale da convincere Lampard a metterlo da parte spesso e volentieri verso la fine del 2020 e da far gridare a tifosi ed esperti al flop. A un passo dal baratro, la svolta e l'arrivo di Tuchel, un allenatore tedesco scelto per rilanciare i due tedeschi costosi e poco redditizi. Tuchel ha rimesso Havertz al centro del progetto, punta o sotto-punta che fosse l'ex Bayer è diventato il fulcro del gioco e ha ripagato la fiducia sul campo trascinando i Blues al quarto posto in Premier. E, soprattutto, regalando loro la coppa più ambita in una stagione che li vedeva tra gli underdog.
ANTIDIVO - Luci per Havertz, ma ignorare Kanté in una notte come quella del do Dragão sarebbe un delitto verso questo sport. Non che a lui interessino i riflettori, il francese è l'emblema dell'antidivo, è il motore silenzioso che diventa la base essenziale di un progetto vincente. Corre per tutti i compagni, dall'inizio alla fine, recupera palloni a non finire sradicandoli anche dai piedi di geni come De Bruyne, è lo scudo dei difensori ma anche il primo a impostare le ripartenze. Leicester, Francia, Chelsea: non è mai l'uomo copertina, ma è sempre il fondamento dei trionfi di squadra. Tutto questo per 'soli' 36 milioni di euro, tanto è costato ad Abramovič nel 2016, una cifra che oggi fa sorridere pensando ai costi di tanti colleghi di reparto che non sono in grado di garantire la costanza e l'efficacia del 30enne. Ma a N'Golo tutto questo non interessa, si gode con il sorriso un altro titolo, la sua prima Champions, sempre da protagonista silenzioso. Il simbolo di un calcio bello, pulito e senza bisogno di apparire: Havertz si prende le prime pagine, ma il Chelsea ringrazia anche la sua inesauribile e inestimabile fonte d'energia.
@Albri_Fed90