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  • Moviola in campo, abbiamo scherzato: Italia esclusa dalla sperimentazione

    Moviola in campo, abbiamo scherzato: Italia esclusa dalla sperimentazione

    Australia, Brasile, Germania, Portogallo, Olanda e Stati Uniti saranno i Paesi che ospiteranno le prime sperimentazioni della video-assistenza arbitrale. Lo annunciano Fifa e Ifab in una nota. Le sperimentazioni - offline in questa prima fase e poi eventualmente 'live' - saranno condotte nella A-League australiana, in diverse competizioni brasiliane e olandesi sotto l'egida delle rispettive federazioni locali (Cbf e Kvnb), nella Bundesliga tedesca, nella Liga, nella coppa e nella supercoppa portoghesi e nella Major League Soccer statunitense. A completamento di questa fase iniziale di test il Mondiale per club in programma a Giappone a dicembre mentre a inizio dell'anno prossimo inizieranno gli esperimenti 'live'. Non figurano, almeno per il momento, competizioni italiane. 

    "Ci sono altre Federazioni e leghe molto interessate ma hanno bisogno di ulteriori consultazioni al loro interno e con diversi fornitori in ambito tecnologico - ha spiegato Lukas Brud, segretario dell'Ifab, come si legge su Repubblica -. Hanno ancora tempo e ci aspettiamo di poter confermare ufficialmente altri partecipanti alla sperimentazione nei prossimi mesi". La sperimentazione dovrebbe durare due anni con una decisione finale dell'International Board attesa fra il 2018 e il 2019.

    L'ENTUSIASMO DI TAVECCHIO... - A proposito della sperimentazione della cosiddetta moviola in campo, ricordiamo le parole del presidente della Figc, Carlo Tavecchio, datate 14 aprile 2016: "Siamo stati tra i primi sostenitori dell'utilizzo della tecnologia in campo e riteniamo di avere tutti i requisiti per offrire il nostro contributo a questa importante sperimentazione. Nel rispetto della fluidità del gioco e della centralità dell'arbitro, anche nel calcio l'innovazione migliorerà tutto il sistema, come ha già dimostrato la positiva adozione della Goal line technology".

    ... E DI NICCHI - Marcello Nicchi, presidente dall'Aia, aveva aggiunto: "Dalla prossima stagione non sarà introdotta in serie A la tecnologia, si tratta solo di una sperimentazione". 

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