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    Mourinho: 'Nessun rapporto con Ronaldo. Wenger? Chi lo conosce?'

    Mourinho: 'Nessun rapporto con Ronaldo. Wenger? Chi lo conosce?'

    L'allenatore portoghese del Chelsea, José Mourinho ha dichiarato in un'intervista a TVI: "Volevo allenare il Real Madrid per il conseguimento di un obiettivo, vincere i tre campionati più importanti del mondo. Ci sono riuscito e, se tornassi indietro, firmerei ancora. E' stata un'esperienza, come uomo e come allenatore, che ripeterei senza pensarci due volte, anche se non rifarei tutto allo stesso modo". 

    SU RONALDO - "Non c'è alcun rapporto con Cristiano Ronaldo, lui gioca per il Real Madrid e io sono l'allenatore del Chelsea. Non siamo soliti incontrarci per strada. Resta il ricordo, nel bene e nel male, di un ragazzo che è una macchina da gol e che mi ha aiutato a vincere. Probabilmente l'ho aiutato anch'io, ci siamo aiutati a vicenda facendo la storia, un campionato vinto con 100 punti davanti al miglior Barcellona di sempre". 

    FUTURO AL CHELSEA - " È la prima volta che non penso a quale sarà la mia prossima tappa, sono tornato nel mio posto preferito". Sulla mancanza di vittorie nelle ultime due stagioni: "È atipico, ma è colpa mia - replica Mourinho con ironia -. È anche atipico, però, vincere sette campionati di fila, due in Portogallo, due in Inghilterra, due in Italia e poi uno in Spagna al secondo anno. E poi, nelle ultime due stagioni, le mie peggiori di sempre, sono arrivato a due semifinali di Champions, a una finale di Coppa del Re, ho vinto la Supercoppa di Spagna contro il Barcellona e ho chiuso secondo in Spagna e terzo in Inghilterra. Sono stati questi i miei due anni drammatici, ma la colpa è mia".

    VELENO SU WENGER E GUARDIOLA - "Ci salutiamo, ci scambiamo qualche parola di circostanza, non ci sono problemi, non si va a questi appuntamenti per cercare di litigare. Però queste sono riunioni fra top club, ci vanno gli allenatori, ma alcuni sono top e altri no, è una grande differenza. Ci sono allenatori che hanno vinto due o tre Champions, uno, tre o cinque campionati e altri che nessuno li conosce...". 

     

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