Mourinho: 'Mille panchine e non sono cambiato. Conta solo la prossima con la Roma'
"L'obiettivo è sempre vincere la prossima partita". José Mourinho col Sassuolo taglierà il traguardo delle mille panchine in carriera. "Non ho mai pensato di raggiungere le mille partite, né le ho mai contate o mi sono preoccupato. Ma quando mi hanno detto che ne mancavano otto o nove, allora l'ho notato e ho iniziato a fare i conti", racconta lo Special One all'agenzia portoghese Lusa. Mou ha cominciato a scoprire i numeri: "Novantamila minuti, più i vari recuperi... Sono tanti! Ma non è cambiato nulla in me - assicura il tecnico della Roma -, nella mia essenza come persona o allenatore. Tutto ciò che accade mi dà una sensazione di 'déjá vu', sembra che già mi sia successo tutto e nulla mi sorprende. In fondo è questo il valore dell'esperienza, un capitale che molti tendono a svalutare, ma che, sia nel calcio che nella vita, ha un valore molto grande". CONTA LA ROMA - Il focus, però, non è mai cambiato in questi 20 anni e più: "La cosa più importante è la prossima partita, e la prossima e poi la prossima e sempre la prossima... Fino all'ultima! Voglio vincere le partite, voglio vincere la prossima, voglio portare con me i miei giocatori, il mio club e i tifosi. Voglio che la Roma sia felice, che provi sensazioni ad esso sconosciute, secondo il nostro potenziale come società“.