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    Mourinho fa sognare l'Inter: 'Dopo il Chelsea, torno'. E sui rigori e Zanetti...

    Mourinho fa sognare l'Inter: 'Dopo il Chelsea, torno'. E sui rigori e Zanetti...

    Dopo l'1-1 fra Galatasaray e Chelsea, nell'andata degli ottavi di finale di Champions League, il tecnico dei Blues, José Mourinho, parla ai microfoni di Sky: "Noi abbiamo giocato con le qualità che abbiamo, fatto quel che potevamo fare. Una volta in vantaggio potevamo segnare il secondo e terzo gol ma non siamo stati bravi a gestire, dobbiamo sempre sprecare molto prima di segnare. Non mi è piaciuto prendere gol su palla inattiva che dovrebbe essere la nostra forza. Detto questo abbiamo fatto il possibile per vincere e siamo soddisfatti. La Champions? Non è l'obiettivo nostro come non lo è la Premier. Abbiamo giocatori fantastici ma a fine carriera e giocatori giovani. La prossima stagione saremo più forti". 

    Poi, sul futuro di Javier Zanetti e sull'Inter che in campionato non ha avuto ancora un rigore a favore, lo Special One racconta: "Non c'è stata nessuna offerta da parte del Chelsea a Zanetti, non è possibile vederlo in un'altra squadra che non sia l'Inter. E' strano che non abbiamo ancora ricevuto alcun rigore, molto strano, ma niente di più".

    Poi, ai microfoni di Mediaset Premium, Mourinho aggiunge: "Ci è mancato il killer instinct? Manca sempre, tutte le partite. Abbiamo tante difficoltà di chiudere le partite, ci capita anche in Premier, non perchè il centravanti non ha fatto bene ma anche perchè spesso sbagliamo l'ultimo passaggio. Non è neanche facile dominare per novanta minuti qui, nel primo tempo lo abbiamo fatto poi questo stadio incredibile nel secondo tempo li ha spinti. Hanno fatto pressione alta, noi. Il pareggio comunque è giusto. Se è un buon punteggio in vista del ritorno? Non avremo questa atmosfera contro di noi ma Stamford Bridge è uno stadio diverso, avremo al massimo 5000 tifosi contro a tifarci. Il risultato comunque ci dà una differenza minima".

    Quanto tornerà all'Inter? "Al momento Mourinho è dove vuole stare, nel campionato inglese, dove vuole rimanere per molti anni. Ma arriverà un momento in cui Abramovich deciderà che il mio tempo sarà finito, è normale per un allenatore, e allora potrei pensare di tornare in Italia e tornare in Italia per me significa Inter".

     

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